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mondo scientifico e addetti ai lavori, i pagamenti di lavori legati al “pacchet-
per diffonderne la conoscenza e farne
comprendere l’importanza. Grazie ai
dati raccolti da Nada Forbici, presiden-
te di Assofloro Lombardia, membro del
coordinamento CNFFP e consulente
del presidente della VI Commissione
permanente Finanze, Maurizio Ber-
nardo, all’interno della Consulta degli
esperti della Camera dei Deputati è sta-
to possibile alzare l’attenzione politica
nei confronti del Bonus. Poco prima
della fine dell’anno 2017 è stato comu-
nicato ufficialmente che il Bonus Verde
sarà applicabile, in forma sperimentale,
per tutto il 2018.
COME FUNZIONA E CHI
LO PUÒ UTILIZZARE
Vediamo in sintesi come funziona:
- si tratta della detrazione IRPEF ap-
plicabile a chi realizza o ristruttura un
giardino privato, per unità immobiliare
a uso abitativo, applicabile su un im-
porto massimo di 5.000 € per immo-
bile, portandone a detrazione il 36%
suddiviso nei 10 anni successivi;
- i proprietari di più unità immobilia-
ri possono fruire di più Bonus Verde,
ognuno relativo a ciascuna singola pro-
prietà;
- può essere applicato su progettazione,
realizzazione, manutenzione straordi-
naria, impianti accessori (pozzi, irriga-
zione), anche per tetti verdi e giardini
pensili;
- per i condomini è possibile fruire del
Bonus per gli spazi condominiali. Sulla
quota spettante ai vari proprietari, sarà
possibile applicarlo sempre fino a un
massimo di 5.000 €, a condizione che
la spesa sia stata sostenuta e la quota
versata al condominio entro i termini
di scadenza per presentare la dichiara-
zione dei redditi. È possibile applicare
il Bonus Verde anche nelle aree condo-
miniali comuni;
- è fondamentale la tracciabilità dell’in-
tervento e del pagamento. A questo
proposito, una volta ricevuta la fattura
dall’azienda o dal professionista che
offre prodotti o servizi, è indispensabi-
le effettuare il pagamento avvalendosi
della stessa modulistica occorrente per
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so l’importanza del verde, sia pubblico
to casa”;
- per poter dare inizio al Bonus occorre
l’emanazione del Decreto Attuativo da
parte del Ministero.
Ecco alcuni esempi pratici di applica-
zione:
- intervento di manutenzione stra-
ordinaria di un giardino esistente
per 4.000€ più IVA: si applica il 36%
sull’importo di 4.000€, ottenendo la ci-
fra di 1.440€ che, a 144€ anno per 10
anni, potranno essere portati a detra-
zione dalla dichiarazione IRPEF;
- realizzazione di un giardino o un
terrazzo per 9.000€. Si potrà detrar-
re il 36% di 5.000€ dei 9.000, ovvero
1.800€: 180€ anno per 10 anni.
Descritti in sintesi i meccanismi del
Bonus Verde, che potranno essere ap-
profonditi leggendo la Gazzetta Uffi-
ciale e il Decreto Attuativo una volta
prodotto, veniamo agli aspetti politici
del Bonus. Dal punto di vista del setto-
re Florovivaistico e di tutta la filiera che nero, per l’aumento dell’occupazione
orbita attorno al mondo dei giardini è
un grande successo: per la prima volta,
dopo un periodo di tempo troppo lun-
go, tutto il settore viene riconosciuto
come strategico. Questo non è il Bonus
del basilico sui balconi, neppure quello
dei fiorellini nelle aiuole; chi pensa o
scrive concetti di questo tipo dimostra
una profonda ignoranza politica, tecni-
ca e ambientale. L’Italia è forse l’unico
paese europeo ad aver sminuito e deri-
che privato. Per fortuna, grazie all’im-
pegno di alcuni politici e di molti ad-
detti ai lavori, che hanno sottratto tem-
po dalla propria attività per dedicarlo a
sostenere il Bonus, abbiamo raggiunto
l’obiettivo prefisso. A chi serve questa
manovra? A tutti. Ai proprietari di giar-
dini, terrazzi, balconi, tetti verdi, ecc.
Ai vicini di casa che non hanno giardi-
no, ma possono beneficiare degli effet-
ti che producono le piante in crescita:
traspirazione con assorbimento di CO2
ed emissione di ossigeno, freno alle
polveri sottili, biodiversità, ecc. Ai pro-
fessionisti, che possono così operare
anche in ambito privato; a impiantisti
e giardinieri che aumenteranno il fattu-
rato e vedranno ridursi la concorrenza
da parte di improvvisati. Ai vivaisti, che
potranno finalmente vedere un aumen-
to della vendita di piante in Italia. Allo
Stato, per l’aumento del gettito d’IVA e
di imposte, per l’emersione del lavoro
giovanile, per la sensibile possibilità di
miglioramento della qualità dell’aria in
ambito urbano.
Possono sembrare grandi ambizioni
per un piccolo Bonus fiscale; in realtà
si tratta soltanto dell’inizio. L’Italia è
molto indietro per quanto riguarda il
verde, sia privato che pubblico; questo
è soltanto il primo passo che il settore
riesce a muovere dopo anni e anni di
oblio.