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AMBIENTE

sorgenti di potenziale contaminazione,        vrà prevedere l’utilizzo di un carotiere     stratigrafiche ed in relazione agli even-
i possibili percorsi di migrazione degli      di dimensioni idonee e generalmente ef-      tuali test speditivi di campo realizzati
inquinanti, i bersagli e recettori, ed ulte-  fettuate con lavorazione a secco (ovve-      ad esempio con strumenti per la misura-
riori informazioni rilevanti.                 ro senza acqua o fluidi di perforazione),    zione dei COV (Composti volatili) tra-
In particolare la Caratterizzazione pre-      per quanto tecnicamente possibile da         mite Photoionizzatori Detector portatili
vede nella fase di indagine di campo          realizzare, ed evitando fenomeni di sur-     (PID).
l’esecuzione di attività dirette ed indi-     riscaldamento che potrebbero alterare        Per le acque sotterranee si dovranno de-
rette, tra le quali citiamo ad esempio le     le matrici ambientali successivamente        finire preliminarmente, oltre ai parame-
perforazioni di sondaggio, l’installa-        da analizzare.                               tri chimici da ricercare, le modalità di
zione di piezometri per il monitoraggio       Un ruolo fondamentale verrà altresì          campionamento delle stesse, ad esem-
delle acque sotterranee, misurazioni di       rappresentato dalla fase stessa di for-      pio se da effettuarsi in modalità dinami-
tipo geofisico e geoelettrico, campiona-      mazione e campionamento delle matrici        ca (con pompe di campionamento) od in
menti ed analisi di laboratorio chimi-        coinvolte (suolo, sottosuolo, acque sot-     modalità statica (con ad esempio bayler
co-fisico delle diversi matrici ambienta-     terranee, vapori ed eventuali presenze       monouso), il tutto in relazione alle ca-
li coinvolte.                                 di rifiuti) ed in particolare dalla scelta   ratteristiche dell’acquifero oggetto di
La scelta dell’ubicazione spaziale dei        del set analitico da realizzare sulle ali-   indagine.
punti di indagine potrà essere prevista       quote prelevate.                             I risultati chimici derivanti dalle ana-
in relazione ad una collocazione di tipo      In relazione al numero dei campioni di       lisi di laboratorio saranno confrontati
“sistematica” (localizzazione dei punti       terreno destinati ad analisi chimiche, il    con le Concentrazioni Soglia di Con-
secondo un criterio casuale e statistico)     D.Lgs. 152/2006 prevede per ciascun          taminazione (CSC), di cui alle Tabelle
o secondo una collocazione di tipo “ra-       punto il prelevamento di almeno tre          1 (Colonna A e B) e 2, dell’Allegato 5
gionata” sulle ipotesi del modello con-       campioni; un primo prelevato nella par-      alla Parte Quarta del Titolo V del D.L-
cettuale definito per il sito in oggetto.     te di suolo superficiale (compreso tra       gs. 152/2006 (Tabella 1 “Concentrazio-
La modalità di esecuzione dei sondaggi        piano campagna ed un metro di profon-        ne soglia di contaminazione nel suolo
ambientali potrà avvenire a carotaggio        dità), un secondo prelevato nella zona       e nel sottosuolo” riferiti alla specifica
continuo od infissione diretta e permet-      di frangia capillare ed un terzo preleva-    destinazione d’uso del sito e con i va-
terà, una volta estrusa e recuperata la       to intermedio ai due precedenti.             lori di concentrazioni espressi in mg/
“carota di terreno”, la predisposizione e     In aggiunta, durante la fase di indagi-      Kg, e Tabella 2 “Concentrazione soglia
formazione del campione (indisturbato         ne, potranno essere prelevati ulteriori      di contaminazione nelle acque sotterra-
o rimaneggiato) destinato ad analisi chi-     aliquote laddove vi siano evidenze di        nee”, valori di concentrazione espressi
mico-fisiche di laboratorio. La realizza-     potenziali contaminazioni, variazioni        in μg/l).
zione dei sondaggi e dei piezometri do-       delle caratteristiche organolettiche, lito-  In seguito alla fase di caratterizzazione
                                                                                           effettuata ed al riscontro dei dati otte-
                                                                                           nuti si potranno prevedere delle fasi di
                                                                                           indagine integrative, mirate alla miglio-
                                                                                           re ricostruzione ed interpretazione dello
                                                                                           stato ambientale dell’area ed andando
                                                                                           ad esempio a delineare con maggior
                                                                                           dettaglio le caratteristiche delle poten-
                                                                                           ziali contaminazioni individuate.
                                                                                           In sintesi, i risultati derivanti dalla fase
                                                                                           di Caratterizzazione di un sito permette-
                                                                                           ranno di definirne lo stato ambientale,
                                                                                           individuando le matrici coinvolte, le
                                                                                           caratteristiche delle potenziali con-
                                                                                           taminazioni presenti, la presenza di
                                                                                           eventuali rifiuti, gli aspetti di carattere
                                                                                           geologico ed idrogeologico ed ulterio-
                                                                                           ri dati sito specifici, permettendo così
                                                                                           di ricostruire il Modello concettuale
                                                                                           definitivo e di impostare un corretto
                                                                                           proseguimento dell’iter procedurale
                                                                                           ambientale in corso.

                                                                                                                  Gianluca Lattanzi
                                                                                           gianluca.lattanzi@bea-consultancy.com

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