Page 67 - ambiente_103
P. 67
trocinio del Consiglio Nazionale delle
Ricerche e del Corpo forestale dello
Stato, che è consistita nello svolgimen-
to di tre itinerari ai quali hanno potuto
partecipare i cittadini:
- “Mesothalassia: ciclo-staffetta ecolo-
gica dalle dune del Molise al Golfo di
Napoli” (dal 28 giugno al 7 luglio);
- “Sugli Appennini Centrali dal Velino
al Gran Sasso, l’avventura della biodi-
versità” (dal 29 luglio al 10 agosto);
- “Rosa... azzurro... verde! Eco-staffetta
tra i siti LTER dal Monte Rosa al Lago
Maggiore” (dal 22 al 28 agosto). mandone anche il grado di biodiversità, zero per oltre otto mesi l’anno, e inneva-
I Cammini, una sorta di Via Francigena con l’aiuto di specialisti che hanno ac- mento prolungato fino a sei mesi all’an-
della ricerca ecologica, hanno fornito compagnato costantemente tutti i cam- no. Dal 1986 gli ecologi, prima delle
l’occasione per conoscere le tante ric- minatori. Lungo i tre percorsi si sono Università di Roma e dell’Aquila, e ora
chezze e fragilità ecologiche del nostro svolte attività di divulgazione scientifica, del Corpo forestale dello Stato, studiano
Paese. I partecipanti hanno potuto osser- tra le quali anche due BioBlitz di 24 ore con continuità lo stato della vegetazione
vare e studiare il paesaggio e gli ecosi- continuate, e i camminatori sono stati di alta quota, analizzando tutte le specie
stemi alla velocità del corpo in cammino, direttamente coinvolti nei rilievi di cam- vegetali presenti in aree fisse di campio-
quella più appropriata per percepire nel pagna, perché potessero comprendere namento, dove effettuano rilevamenti
giusto modo le caratteristiche della bio- senza mediazioni l’importanza degli stu- periodici una volta l’anno. Dal 2006, gli
sfera. Nei siti di ricerca della Rete LTER di ecologici di lungo termine. I Cammini stessi ecologi studiano le presenze dei
che sono stati attraversati, oltre che lungo sono stati, insomma, una grande occa- rari uccelli di alta quota, effettuandone il
tutto il percorso dei Cammini, si è potuto sione per perseguire quella citizen scien- monitoraggio una volta alla settimana. E
studiare la flora, la fauna e la vegetazio- ce che è la principale forma di ricerca dal 2013 si è cominciato a studiare diret-
ne, e imparare a valutarne lo stato, sti- scientifica condivisa, condotta, cioè, non tamente anche la neve e il microclima,
solo da professionisti, ma anche diretta- attraverso apparecchi automatici di rile-
mente da chiunque desideri contribuire vamento della temperatura.
ad aumentare le conoscenze scientifiche Dai primi trent’anni di osservazioni
sugli ecosistemi che sostengono tutte le sulla vegetazione, emerge una chiara
nostre attività vitali. tendenza all’adattamento all’aridità
delle comunità vegetali d’alta quota,
LA STAZIONE LTER nelle quali è in corso un processo di
DEL GRAN SASSO D’ITALIA graduale degenerazione, con forte di-
La Stazione di ricerca ecologica a lungo minuzione delle rare specie, adattate ai
termine del Gran Sasso d’Italia, con i sui climi più freddi, e l’invasione di quelle
2.200-2.300 metri di quota, è una delle più termofile: si tratta, verosimilmente,
più elevate d’Italia. Si trova nel Parco degli effetti del generale cambiamen-
Nazionale del Gran Sasso e Monti della to climatico osservato in tutta l’Italia
Laga, e fa parte del macro-sito LTER-I- Centro-Meridionale negli ultimi 50-60
talia “Appennini: ecosistemi di alta quo- anni che, in alta montagna, si esprime
ta”, che comprende altre tre Stazioni di soprattutto attraverso la forte riduzione
ricerca sull’Appennino Abruzzese (Veli- della durata del manto nevoso.
no e Majella) e sull’Appennino Tosco-E-
miliano. Si tratta di un ambiente molto Bruno Petriccione
severo, con temperature estreme sotto lo Tratto da: Il Forestale N. 87 2015
/ 65