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SICUREZZA

canza di spazio necessario a estendere          Fase di taglio con filo diamantato           la polvere prodotta dal taglio. Il filo era
lateralmente l’escavazione; la coltivazio-                                                  costituito da un cavetto di spessore re-
ne avviene per escavazione del piano di         Fase di taglio con tagliatrice a catena     golare (da 4 a 6 mm), chiuso ad anello e
cava lungo livelli morfologicamente più                                                     composto da tre fili elementari di accia-
bassi, con un graduale approfondimento        di acciaio, tenuto in tensione e soggetto a   io avvolti a elica in un solo senso o nei
del fronte di scavo. Come è facilmente        un moto rettilineo prodotto da un sistema     due sensi, a tratti alternati di circa 40 cm,
intuibile, questo tipo di cave, dette anche   a motore. Il materiale abrasivo, di 0,1-0,5   permettendo così di trascinare la polvere
cave a pozzo, presenta lo svantaggio di       mm di diametro, veniva applicato nel pri-     abrasiva;
doversi servire di gru poste sul bordo alto   mo tratto del taglio a mezzo di una tor-
sia per portare in cava tutti i macchinari    bida acquosa. L’acqua aveva lo scopo di
necessari all’escavazione, sia per estrar-    raffreddare il filo, riscaldatosi per attrito
re i blocchi riquadrati e per rimuovere il    durante la corsa del taglio, e di spurgare
materiale;
- cave in sotterraneo. Una cava si svi-
luppa in sotterraneo quando si presenta
la necessità si seguire l’andamento di un
corpo marmoreo particolarmente pregia-
to o, comunque, tale da far abbandonare
una facile coltivazione a cielo aperto per
andare all’interno del monte. Il cambia-
mento avviene per gradi: la coltivazione
si fa inizialmente “sotto tecchia”, inci-
dendo cioè parzialmente una parete roc-
ciosa verticale, determinando una sorta di
grossa nicchia che rappresenta il futuro
imbocco della galleria. Quindi si procede
all’approfondimento del fronte di scavo
fino a formare una vera e propria galleria
all’interno del monte.

TECNICHE DI TAGLIO
L’escavazione del marmo nelle Alpi
Apuane viene fatta risalire a epoche as-
sai remote (addirittura al I sec. a.C.) e ha
subito nel tempo continue modificazioni,
soprattutto nell’ultimo centenario. Anti-
camente, l’estrazione del materiale avve-
niva con metodi e utensili molto semplici
e con grande dispendio di tempo e lavoro
manuale per ottenere risultati modesti.
La vera e grande rivoluzione nella tecni-
ca estrattiva avvenne alla fine del secolo
scorso, con le invenzioni e l’applicazione
del filo elicoidale. A oggi, il taglio avvie-
ne mediante strumenti più all’avanguar-
dia, quali ad esempio il filo diamantato e
la tagliatrice a catena. Brevemente descri-
viamo queste diverse tecniche di taglio:
- filo elicoidale. Il principio su cui pog-
giava il taglio con il filo elicoidale (ormai
non più in uso) è quello di una separa-
zione non violenta di un blocco dal gia-
cimento come conseguenza dell’azione
abrasiva esercitata dai granuli di sabbia
silicea, o di carburo di tungsteno, sfregati
sulla roccia a mezzo di un filo elicoidale

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