Page 83 - ambiente_106_107
P. 83

- filo diamantato. Il filo diamantato è            Particolare tagliatrice a catena          late per lo più ai processi produttivi e alle
da considerarsi l’evoluzione del filo eli-                                                  metodiche di estrazione e lavorazione
coidale, con rendimenti di gran lunga            Ravaneto: accumulo di detriti di marmo    utilizzate; ad esempio, si possono riscon-
superiori. L’utensile, attualmente in uso,                                                 trare potenziali impatti a causa di even-
è costituito da un cavetto in acciaio sul      scarti di lavorazione sono ora ridotti, e   tuali sversamenti di gasoli/oli utilizzati
quale sono infilate, come in una collana,       vengono allocati in maniera differente.     per i motori dei macchinari da taglio e/o
le “perline”, ovvero dei cilindretti di ac-    CONSIDERAZIONI AMBIENTALI                   per il rifornimento dei mezzi movimento
ciaio dotati di un rivestimento superficia-     In una coltivazione di cava, le principali  terra, oppure a causa di processi connes-
le ottenuto per elettrodeposizione o per       interferenze ambientali avvengono gene-
sinterizzazione di diamanti sintetici. Il      ralmente a discapito delle matrici, quali
taglio del materiale avviene ovviamente        suolo, sottosuolo e acque, e sono corre-
per trascinamento del filo diamantato, a
opera di una puleggia motrice a cui il filo
aderisce, che, disposto ad anello chiuso a
“cappio” attorno alla sezione da tagliare
e asperso di acqua per il raffreddamento,
produce una solcatura sempre più este-
sa fino al distacco di tutta la faccia del
blocco;
- tagliatrice a catena. L’uso della ta-
gliatrice a catena, originariamente utiliz-
zata per la coltivazione delle miniere di
carbone, è stato trasferita al taglio delle
rocce da costruzione a partire dal 1965,
iniziando dalle cave di ardesia per poi
arrivare a quelle di marmo. Essa utilizza,
come in una motosega, una catena chiusa
ad anello che riveste un braccio mobile
di lunghezza anche di 4,0 m, intorno al
quale la tagliatrice viene fatta girare du-
rante l’operazione di taglio. La catena
ha speciali maglie, portatrici di utensili
da taglio (denti) di forma caratteristica e
varia, e costituiti da widia (prodotto ot-
tenuto dalla sinterizzazione di carburo di
tungsteno con cobalto) o da diamante sin-
tetico. Il taglio, che può essere verticale o
orizzontale, avviene per tutta la lunghez-
za del braccio.
Uno sguardo importante viene rivolto ai
ravaneti, che rappresentano gli accumuli
di scarto di materiale lapideo derivan-
ti dalla lavorazione del giacimento, dal
taglio delle bancate e dalla riquadratura
dei blocchi; tali materiali di scarto sono
stati nel tempo riversati lungo le pendici
montuose adiacenti alle cave, costituendo
grandi accumuli detritici. I ravaneti assu-
mono una particolare importanza per le
superfici che occupano, per i volumi di
materiale disponibile ed eventualmen-
te recuperabile (alla fine sono detriti di
marmo), e per gli aspetti morfologici,
visivi e ambientali. Fortunatamente, con
il progredire nel tempo delle tecniche di
estrazione e degli strumenti utilizzati, gli

                                                                                           / 81
   78   79   80   81   82   83   84   85   86   87   88