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WWF ITALIA .. IN ARRIVO IL PIANO
LUPO: APPELLO
News www.wwf.it DEL WWF
PROTEZIONE ANIMALI L’annunciata Conferenza
Stato Regioni del prossimo
NOVE TARTARUGHE 24 gennaio si appresta,
MARINE SPIAGGIATE infatti, ad approvare in sede
IN ABRUZZO tecnica l’ultima versione del
Piano per la conservazione
Nove tartarughe trovate sulle spiagge adriatiche, e gestione del lupo in
nel tratto tra Roseto degli Abruzzi e Lido Riccio, a Italia proposto dal ministero dell’Ambiente che
Nord di Ortona, otto delle quali morte. La spiegazione prevede la possibilità da parte delle Regioni
è sempre la stessa: le tartarughe, tutte della specie di applicare la deroga alla tutela della specie,
Caretta caretta, sono state vittime dell’intenso sforzo attuando abbattimenti legali. Un’azione che il
di pesca che ha caratterizzato le giornate di fine WWF considera non solo inutile ma dannosa
anno. Il mare grosso ha fatto sì che le onde abbiano perché non risolve, ma può persino peggiorare il
trasportato a riva gli individui in cattive condizioni problema dei danni alla zootecnia con il rischio di
fisiche e quelli deceduti, che non sono ovviamente in legittimare il diffuso bracconaggio sulla specie.
grado di resistere alla violenza delle mareggiate. La bibliografia scientifica dimostra, infatti, come
Un fenomeno purtroppo non inconsueto: il Centro gli abbattimenti legali non servano né a ridurre i
Studi Cetacei di Pescara, diretto da Vincenzo Olivieri, danni né a ridurre i conflitti, come si evince anche
che si occupa appunto di cetacei e di tartarughe dal decalogo prodotto dal WWF con l’aiuto degli
marine soprattutto in Adriatico, registra da anni una esperti. Il WWF ricorda che si stima in oltre 300
intensificazione dei ritrovamenti nelle fasi di maggiore i lupi vittime ogni anno in Italia di atti illegali
pressione della pesca. Gran parte delle tartarughe (dovuti a fucili, lacci e veleno) o di investimenti
muoiono perché restano impigliate nelle reti e non stradali, ai quali si aggiungeranno un numero
riescono a tornare in superficie per respirare. In altri indefinito di animali abbattuti legalmente con
casi inghiottono ami o si cibano di materiali plastici l’attuazione del Piano che nel testo approvazione
scambiati per cibo mentre non sono infrequenti gli urti in Conferenza Stato-Regioni non prevede più
accidentali con i natanti. il limite del 5% degli abbattimenti l’anno,
La causa più probabile della moria resta comunque la rispetto alla popolazione massima stimata (70
pesca. Le otto tartarughe senza vita spinte a terra dal lupi rispetto ad una popolazione complessiva di
mare grosso saranno, quanto meno negli esemplari 1.600 lupi, indicata dallo stesso Piano). Saranno
meglio conservati, sottoposte ad esame autoptico per infatti le Regioni ad avere la facoltà di decidere il
accertare al 100% le cause del decesso, ma secondo numero degli abbattimenti consentiti, in deroga
gli esperti ci sono comunque pochi dubbi. L’unico alle norme comunitarie e nazionali, nel proprio
individuo in vita, un giovane recuperato a Roseto degli territorio. Per il WWF l’ipotesi di introdurre gli
Abruzzi, è stato ricoverato nelle vasche del Centro abbattimenti legali, sostenuta in particolare
Studi Cetacei di Pescara, dove sarà curato. da alcune Regioni (Abruzzo,Toscana,Veneto,
“La Caretta caretta – osserva il delegato regionale Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta), è
del WWF Luciano Di Tizio – è una specie prioritaria un’autentica operazione di “distrazione di
inserita nella Direttiva Habitat e protetta da diverse massa”, rispondendo alle istanze delle parti più
convenzioni internazionali. È giunto il momento di retrograde degli operatori del settore, indica
varare una normativa nazionale che valorizzi e premi una soluzione che non solo è estremamente
gli sforzi dei tanti volontari e che preveda linee pericolosa per una specie che viene già colpita
guida obbligatorie duramente ogni anno da bracconaggio e
per la tutela di questo uccisioni accidentali, ma è del tutto inefficace e
magnifico gigante dei improduttiva per gli allevatori e per i pastori.
mari, anche normando
la pesca, come molti
professionisti del settore
ormai chiedono a gran
voce per tutelare il mare
e la loro stessa attività,
nell’interesse di tutti”.
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