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ecologia
L’Ecovillaggio di Montale (Montale Rangone, Modena) è
uno dei primi progetti in Italia che, iniziato nel 2007, si
muove in questa direzione.
In generale, cresce il numero di progetti abitativi green e
aumenta il numero delle aziende che imboccano la strada
verso la transizione sostenibile. A divulgare questa buona
notizia è l’edizione 2017 di Ecomondo, fiera dell’eco-inno-
vazione di Rimini, con la partecipazione attiva di imprendi-
tori, professionisti, studenti e naturalmente di Ecovillaggio
Montale. Presente all’inaugurazione di Ecomondo il Mini-
stro dell’Ambiente Galletti, che ha affermato: “Proviamo a
non concepire più diverse economie. Quella green è l´unica economia
possibile se vogliamo guardare al futuro. L’obiettivo è continuare a
crescere anche all’interno di un sistema internazionale di imprese, in
L’ideatrice
di Ecovillaggio
Montale, Silvia Pini,
insieme a Oscar
Farinetti, patron
di Eataly e di FICo
grado di alimentare progresso economico e sostenibilità ambientale. stenibilità in Italia e sul ruolo che quest’ultima sta avendo,
La circular economy è il denominatore comune di ogni idea di svilup- e avrà a partire dai prossimi anni, nel contesto europeo e
po, con grandi ricadute anche in termini sociali”. mondiale. Nel campo della green economy, l’Italia è ai pri-
Un appuntamento atteso, quello degli Stati Generali della mi posti in Europa, in particolare nell’efficienza energetica,
Green Economy, che ha lo scopo di fare il punto della so- nel riciclo dei rifiuti e nella produttività delle risorse.
Bilancio positivo per Ecomondo che, insieme a Ecovillag-
gio, tornerà il prossimo anno da martedì 6 a venerdì 9 no-
vembre 2018. Per un progetto fieristico che chiude a Rimi-
ni con 116.131 presenze (+10%) e oltre 12.000 presenze
internazionali, ce n’è un altro che apre a Bologna in modo
permanente. Si tratta di FICO (Fabbrica italiana contadi-
na) EATALY WORLD, il parco agroalimentare più grande
del mondo. L’opera è stata inaugurata il 15 novembre, ed
Ecovillaggio non poteva mancare all’appello dei visitatori
della ribattezzata “Disneyland del cibo made in Italy”.
Cambiamento, progresso, ispirazione e condivisione ca-
ratterizzano il percorso di FICO, speciale nella sua sem-
plicità: la terra da cui proveniamo e a cui, in particolare
oggi, sentiamo il desiderio di tornare. Un “viaggio” che
parte dalla terra da dove nascono e si coltivano le materie
prime per poi, in ulteriori passaggi, arrivare alla cucina, al
menù della ristorazione. Un viaggio sensoriale all’interno
di un immenso parco che rappresenta la varietà e l’eccel-
lenza della enogastronomia italiana. Un esempio? Le mele.
Nel mondo ne esistono 1200 varietà, di cui 1000 in Italia
e 200 nel resto d’Europa. L’unicità dell’esperienza di chi
visita FICO sta nell’attività delle oltre 40 fabbriche, che
producono secondo la tradizione e con l’utilizzo sapien-
te della tecnologia: pasta, pane e altri beni alimentari di
prima necessità. Offrendo la possibilità di acquistare pro-
dotti o degustarli direttamente in uno tra le centinaia di
ristoranti.
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