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AMBIENTE
o direzione di quegli stessi soggetti, per i reati commessi nel suo interesse e e persone giuridiche, la disciplina del
commetta, nell’interesse o a vantaggio vantaggio dai soggetti apicali, ma anche D.lgs 231/2001 è, tuttavia, poco appli-
dell’ente stesso, uno dei reati elencati rispetto all’operato di quei soggetti che cata. Le cause di tale limitata applica-
dagli artt. 25 ss dello stesso decreto. esercitano il controllo, e inoltre in caso zione sono molteplici: dalla estrema
Il primo criterio fissato dal decreto per di inosservanza di obblighi di direzione tecnicità della materia che incoragge-
consentire l’imputazione dell’illeci- o vigilanza (ex artt. 5 e 7 del D.Lgs n. rebbe una certa “pigrizia giudiziale”,
to all’ente persona giuridica consiste, 231/2001), sollevando così il proble- alla circostanza che diventa sempre più
quindi, nel “vantaggio” che ricava l’en- ma relativo al rilievo che debba avere difficile attivare un meccanismo di ac-
te dal reato o nell’“interesse” che ha il fatto di reato, realizzato dall’organo certamento giudiziario certamente com-
mosso l’azione criminosa. Cercando di di controllo, ai fini dell’imputazione di plesso e di rilievo a fronte di reati c.d.
cogliere, in via interpretativa, il senso quel fatto all’ente stesso. In buona so- bagatellari. Ciò è emerso anche dal re-
dell’inclusione dell’alternativa tra inte- stanza, non è chiaro se il reato commes- centissimo incontro tenutosi il 17 aprile
resse e vantaggio, si potrebbe afferma- so nell’esercizio della gestione dell’ente u.s. presso l’Aula Magna della Suprema
re come il legislatore, in questo modo, o della funzione di controllo conduca, Corte di cassazione, dove i maggiori
abbia voluto prendere in considerazione in entrambe le ipotesi, all’ascrizione del esperti della materia ambientale, magi-
anche la situazione in cui la condotta reato all’ente oppure se, a prescindere strati e docenti universitari, hanno trac-
criminosa, pur promossa nell’interesse dalla funzione, debba trattarsi in ogni ciato un quadro dell’odierna situazione
dell’ente, non abbia raggiunto l’obietti- caso di soggetto titolare della gestione, applicativa della responsabilità ammi-
vo o, addirittura, abbia provocato l’ef- anche se esercita funzioni di controllo. nistrativa degli enti in ambito di diritto
fetto perverso di un danno all’ente. Su La questione è stata di recente affron- penale dell’ambiente.
quest’aspetto, un importante apporto in- tata dalla sentenza n. 3307/2013 della Come inizialmente si precisava, il Par-
terpretativo è stato fornito dalla senten- Corte di cassazione − V Sezione Pena- lamento è intento ad approvare le norme
za delle Sezioni Unite della Cassazio- le, in materia di reati di aggiotaggio e che dovrebbero portare alla introduzio-
ne n. 38343/2014, relativa al processo false comunicazioni sociali, nella quale ne dei due nuovi reati di inquinamento
ThyssenKrupp, che conferma l’alterna- si afferma che il controllore (ad esem- ambientale e disastro ambientale. Sino
tività tra i due criteri, specificando che pio, internal audit committee) non deve a oggi è sempre stata la giurispruden-
il vantaggio realizzato potrebbe anche essere subordinato al controllato se si za a ricondurre le fattispecie concrete
non coincidere con il solo interesse vuole che il controllo sia effettivo e non di grave pregiudizio per l’ambiente
dell’impresa. Altro criterio d’imputa- “meramente cartolare”. La stessa sen- nell’ambito di articoli del codice penale
zione è quello riguardante il “soggetto tenza tocca anche un altro punto crucia- di previsione più generica, come quello
autore del reato” che, nel campo della le sul dibattuto tema della sindacabilità relativo all’inquinamento delle acque
responsabilità degli enti, deve trovarsi da parte del giudice dei modelli orga- (art.439 c.p.) e quello del c.d. disastro
in posizione apicale oppure, nel caso si nizzativi: la conformità ai modelli etero innominato (art. 449 c.p.). A breve si
tratti di persona sottoposta, è necessario formati (ISO 9001 − EMAS) non vale a dovrebbe, invece, arrivare all’intro-
che il reato da questi commesso sia sta- conferire ai modelli il crisma della non duzione di fattispecie delittuose e non
to reso possibile dall’inosservanza degli censurabilità. Il giudice – secondo la contravvenzionali riguardanti specifica-
obblighi di direzione e vigilanza. So- Suprema Corte – non potrebbe essere, mente l’inquinamento e il disastro am-
stanzialmente la responsabilità ammini- del resto, “vincolato a una sorta di ipse bientale. Vedremo, dunque, se questa
strativa degli enti si basa su una colpa dixit aziendale e/o ministeriale in una ulteriore innovazione legislativa, volta
di organizzazione: l’ente risponde del prospettiva di privatizzazione della nor- a punire più incisivamente i suddetti fe-
reato là dove può essergli rimprovera- mativa da predisporre per impedire la nomeni, porterà a una maggiore repres-
to di non avere adottato idonei modelli commissione di reati”. In definitiva, si sione degli stessi, con una conseguente
organizzativi. È, infatti, previsto un eso- può affermare che il Giudice ha il pote- rafforzata tutela dell’ambiente.
nero di responsabilità dell’ente nel caso re e la discrezionalità di valutare il mo-
in cui esso provi di essersi dotato di un dello adottato dall’ente, rispetto anche Gianluca Limardi
valido modello organizzativo, di gestio- alla realtà imprenditoriale nella quale lo Avvocato del Foro di Roma
ne e controllo, finalizzato a formaliz- stesso ente è calato.
zare procedure e/o protocolli operativi Infine, per quanto riguarda i reati pre- www.studiolimardi.it
della stessa, che diano forma a “presidi” supposto, il D.lgs n. 231/2001 configu- e-mail: studiolimardi@gmail.com
creati per evitare la commissione di rea- ra, con riferimento alla tutela ambienta-
ti-presupposto. le, solo contravvenzioni, ovvero reati di N.B. Il disegno di legge che preve-
Al controllo di tali “presidi” deve es- minore gravità, che contemplano quindi de l’inserimento nel codice penale
sere posto un organismo di vigilanza solo sanzioni pecuniarie. Nella pratica degli artt. 452-bis e 452-ter è stato
e controllo, dotato delle caratteristiche giudiziaria, a dispetto dell’incremento
d’indipendenza e professionalità. Per- dei casi d’inquinamento ambientale ri- definitivamente approvato con la
tanto, l’Ente è responsabile non solo conducibili, nella quasi totalità, a enti L. 22 maggio 2015 n. 68 (GU Serie
Generale n.122 del 28-5-2015) en-
trata in vigore il 29 maggio 2015.
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