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News WWF Italia                               2015,                  SANTUARIO
                                                                anno                  ..PELAGOS,
DOVE LA SALUTE È LA PRIORITÀ                                    nobile per             qualcosa si
                                                                l’ambiente             muove
INQUINAMENTO IN
CITTÀ: SITUAZIONE                                               ll 2015 è da           Il WWF ha
DA GESTIRE                                                      ricordare              apprezzato
                                                                come un anno           l’impegno delle
Secondo il WWF con le scelte dei vari governi                   estremamente           parti contraenti
    che si sono succeduti l’Italia ha perso almeno              significativo          l’accordo Pelagos
10 anni, durante i quali si sarebbero dovuti investire          per le questioni       per il rinnovato
fondi per sbloccare l’immobilismo e l’arretratezza              ambientali e di        interesse nel
del trasporto pubblico con scelte coraggiose sulla              sostenibilità a        rafforzare la
mobilità per rendere vivibili le grandi città oggi              livello mondiale       governance
soffocate. L’aria irrespirabile è il frutto di questo           per 3 momenti          e le misure di
ritardo che provoca ripercussioni economiche                    chiave: l’Agenda       protezione per i
e sociali oltre che ambientali. Ancora oggi non                 2030 approvata         mammiferi marini.
vediamo piani di investimento a lungo termine                   dall’Assemblea         Per avere aperto
per il potenziamento dei trasporti pubblici nelle               generale delle         la governance
grandi aree metropolitane. L’imputato è il parco                Nazioni Unite          alle Aree Marine
auto nazionale: 49.150.466 i veicoli circolanti (dati           con l’indicazione      Protette e avere
ACI 2014), di cui più di 11 milioni tra classe zero,            di 17 Obiettivi        rinnovato la
1 e 2 (le più inquinanti) e almeno 15 milioni tra               di Sviluppo            cooperazione
classe 3 e 4 oltre a 6,5 milioni di motocicli. Per dei          Sostenibile,           tra gli organi
malati cronici come le grandi metropoli soffocate               l’Accordo di           di gestione del
dall’inquinamento la percentuale di veicoli con                 Parigi, sottoscritto   Santuario. Tra
standard meno inquinanti è ancora bassa. Resta                  da 195 nazioni         l’altro Pelagos
poi sempre il problema dello “spazio” disponibile               nella Conferenza       aveva avuto
nelle città per i veicoli privati: l’impatto numerico,          delle Parti della      rinnovato il suo
anche se di veicoli meno inquinanti, va gestito                 Convenzione            statuto ASPIM
secondo criteri di sostenibilità. WWF chiede                    quadro delle           quest’anno
al Governo di non pensare solo alla gestione                    Nazioni unite sul      e dunque
dell’emergenza, ma di concentrarsi su un vero e                 cambiamento            rimane l’area
proprio piano strutturale per la mobilità locale,               climatico, infine,la   marina protetta
pianificando stanziamenti pluriennali su precise                Lettera Enciclica      transfrontaliera
priorità d’intervento come un fondo per il rinnovo              “Laudato si’”          più grande del
del parco mezzi delle aziende di trasporto pubblico,            sulla cura della       Mediterraneo.
l’adeguamento del green public procurement che                  casa comune resa
imponga alle pubbliche amministrazioni di dotarsi               nota da Papa                                 / 83
di veicoli ibridi e/o elettrici almeno per una quota            Francesco.
importante del loro parco auto.
Interventi ancora più semplici e immediati
potrebbero anche essere la revisione dei limiti di
velocità su tangenziali, raccordi e tratti autostradali
che interessano le metropoli al fine di diminuire le

                             emissioni, insieme a strumenti
                             che impongano ai Comuni
                             di procedere in modo
                             sistematico al controllo delle
                             caldaie anche stabilendo
                             azioni di responsabilità
                             nei confronti di quanti non
                             fanno le manutenzioni che
                             garantiscano i limiti consentiti.
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