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WWF ITALIA                            .. UN’ECONOMIA
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                  News www.wwf.it                        AL BENESSERE

BIOLOGICO                                                 “Oltre il PIL a passi
                                                          lenti, ma, speriamo,
LA RIFORMA DELLA                                          finalmente decisi”,
LEGGE SUI PARCHI                                          questo il commento
NON AIUTA LA BUONA                                        del WWF
AGRICOLTURA                                               all’introduzione
                                                          degli indicatori del
Sarà solo l’agricoltura convenzionale a                   BES (“Benessere
    entrare nelle aree protette, sia a livello di         Equo e Sostenibile”) nel documento di Economia
rappresentanza che di vere e proprie coltivazioni.        e Finanza: “In Italia finalmente si sta cominciando
La riforma dei parchi in discussione alla Camera          concretamente ad andare oltre il PIL, oltre alle
trascura l’innovazione e i valori dell’agricoltura        stime puramente quantitative della ricchezza
biologica come fattore di mantenimento degli              nazionale riconoscendo a pieno titolo la
equilibri naturali e come attività che non danneggia      sostenibilità ambientale prevista sin da 2009 dalla
gli equilibri ambientali. È questo il rischio             riforma della finanza pubblica e dopo la riflessione
concreto contro cui si scherano le tre associazioni       avviata nel 2010 sulla necessità di integrare gli
rappresentative del mondo del biologico e del             indicatori di benessere avviato dall’ISTAT.
biodinamico.                                              Il WWF è stato presente attivamente nel
AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura             Comitato di Indirizzo CNEL-ISTAT per
Biologica), Federbio (la Federazione Italiana             l’elaborazione del BES (Benessere Equo e
Agricoltura Biologica e Biodinamica) e Associazione       Sostenibile) sin dalla sua istituzione nel 2010
per l’Agricoltura Biodinamica esprimono critiche          che poi ha portato alla redazione dei rapporti
sostanziali sulla riforma della Legge quadro              che si sono succeduti dal 2013 ad oggi. Ci
sulle aree naturali protette, ritenuta corporativa        auguriamo che non ci vogliano anni anche per
e inefficace per la promozione di una buona                riconoscere pienamente il capitale naturale
agricoltura in grado di tutelare adeguatamente le         nei nostri strumenti di programmazione
specie e gli habitat assicurando allo stesso tempo        economico-finanziaria per il quale, ai sensi della
un reddito dignitoso per gli agricoltori che operano      legge 221/2015, è stato costituito un apposito
all’interno dei parchi.                                   Comitato per il Capitale Naturale che ha prodotto
Per le associazioni, l’ingresso di un rappresentante      il primo Rapporto sullo stesso nel nostro paese,
delle Associazioni agricole e della pesca all’interno     consegnato poi dal ministro dell’ambiente
dei Consigli Direttivi dei parchi nazionali sulla base    Galletti al Presidente del Consiglio Gentiloni e
dell’unico criterio della “rappresentatività politica”    al ministro dell’Economia e Finanza Padoan lo
senza alcun riferimento alla loro reale sostenibilità     scorso 28 febbraio.
ambientale è assolutamente inadeguato. Questo             “Se non si tiene conto del valore della natura
unico criterio risponde a una logica corporativa          e dei servizi che essa fornisce gratuitamente e
che porterà negli Enti Parco solo chi rappresenta         quotidianamente alla salute umana (dall’argine ai
e sostiene modelli di agricoltura convenzionale           fenomeni di erosione del suolo al mantenimento
che hanno dimostrato di produrre impatti negativi         dei cicli idrici, dal contenimento di molti inquinanti
su specie e habitat, inquinamento delle acque e           ai processi di fotosintesi, dalle capacità di
perdita di fertilità dei suoli.                           adattamento ai cambiamenti climatici alla stessa
                                                          composizione chimica dell’atmosfera, ecc.) non
                                                          abbiamo la possibilità di garantire il nostro stesso
                                                          futuro e benessere”, ha dichiarato Gianfranco
                                                          Bologna, direttore scientifico del WWF Italia.

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