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Il Fiume Verde è un progetto
di riforestazione urbana per
Milano. Mira a realizzare
sul 90% dei sette scali
ferroviari dismessi un sistema
continuo di parchi, boschi,
oasi, frutteti e giardini a uso
pubblico – legati tra loro dai
corridoi verdi e ciclabili
poli (ma la domanda è intesa per tutte le città d’Italia creare nuovi parchi e giardini, trasformare i tetti della città in prati
e del mondo). È possibile riconvertire la nostra città e orti urbani, trasformare cortili e vuoti urbani in oasi verdi. Sono
in questa direzione e quanti anni occorrerebbero per questi gli ambiti di intervento su cui dovremmo concentrare i nostri
ottenere dei risultati significativi? sforzi da qui ai prossimi anni, in tutte le città del mondo, dall’Eu-
Se le città di nuova fondazione permettono di ripensare in modo dra- ropa alla Cina.
stico il rapporto tra natura e contesto urbano, soprattutto in Cina o Sempre sul dove… Ci sono particolari caratteristiche
nei Paesi dove i processi di urbanizzazione sono ancora potentissimi, geografiche, geologiche, fisiche del territorio da rispet-
la nascita di una città ex novo è un processo lungo e complesso, rara- tare per costruire una Forest City? Si tratta di progetti
mente applicabile in realtà urbane consolidate come in Europa o negli destinati a Paesi ricchi oppure il modello è applicabile
Stati Uniti. In questi casi è necessario intervenire nei grandi vuoti anche in Paesi in Via di Sviluppo?
urbani o lungo i sistemi infrastrutturali continui che - se collegati - Sicuramente il tipo di contesto influisce in modo determinante; ab-
diventano veri e propri corridoi ecologici. È un approccio che abbiamo biamo immaginato come sarebbe una Città Foresta in diverse loca-
sviluppato di recente con il progetto di una linea sospesa di trasporto lità, con diverse condizioni climatiche e diversi tipi di vegetazione
a Macao, che diventa un grande canale verde di attraversamento della locale. Il risultato sarebbe un insediamento urbano che declina il
città. O con il progetto di Fiume Verde a Milano, che trasforma gli ex concetto di forestazione urbana con modalità differenti, adattan-
scali-merci ferroviari in chilometri di parchi continui, e a Tirana, dove dosi di volta in volta al territorio in cui nasce. La variazione geo-
il Piano Regolatore Tirana 2030 mira a ristabilire relazioni e sinergie grafica non è un vincolo, ma è anzi la possibilità di inventare nuove
tra l’area urbana e il territorio circostante, con un bosco orbitale che soluzioni e nuove risposte alle sfide che ogni contesto porta inevita-
ridefinisce i limiti di espansione della città. bilmente con sé.
Andiamo adesso sul dove… Innanzitutto ci piacerebbe Quali sono i suoi progetti per il futuro? Pensa di ap-
sapere quali sono i Paesi più interessati a questa te- profondire e sviluppare ulteriormente lo studio delle
matica. Secondo lei, dove bisogna lavorare per incenti- Forest City e di coniugarlo con quello delle Smart City?
vare il nostro Paese e l’Europa a intraprendere questa Da un lato approfondiremo il ruolo della forestazione urbana come
strada? strategia per uno sviluppo urbano sostenibile, un tema di cui par-
Sia a livello progettuale che amministrativo, è necessario pensare a leremo anche a novembre a Mantova al primo World Forum on
una strategia di forestazione urbana che moltiplichi la presenza di Urban Forestry, che stiamo organizzando con la FAO. Dall’altro
foreste e alberi nelle nostre città. Come San Francisco, Amsterdam, lato abbiamo iniziato a lavorare con Slow Food China ad alcuni
Parigi e le grandi capitali della forestazione urbana ci insegnano, progetti-pilota di rigenerazione di villaggi agricoli in Cina, che sono
è una sfida che riguarda tutti e che deve essere affrontata su sca- in continuo abbandono. Il massiccio fenomeno di urbanizzazione
la planetaria. Abbiamo appena pubblicato un appello che chiama coinvolge ogni anno milioni di Cinesi che si spostano in città, con
architetti, urbanisti, botanici, rappresentanti di organizzazioni in- conseguenti effetti disastrosi sulle realtà rurali locali. Forestazione
ternazionali, università ed enti di ricerca, ma anche amministratori Urbana e Rigenerazione del territorio sono quindi due degli aspet-
e rappresentanti di istituzioni locali e internazionali, a intervenire ti su cui continueremo a impegnarci nei prossimi anni, cercando di
in questa direzione con una serie di azioni concrete. Ad esempio, a dare una possibile risposta all’attuale crisi urbana, ambientale e
proteggere e aumentare le superfici permeabili e verdi nella città, sociale che siamo chiamati ad affrontare.
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