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AMBIENTE

conseguire l’importante certificazione        progetto basato su uno standard che           gici derivanti dagli indicatori sono stati
ISO 14067, standard internazionale per       monitora l’indice di biodiversità di que-     interpretati attraverso l’applicazione di
l’impronta di carbonio dei prodotti.         gli stabilimenti industriali situati all’in-  indici per valutare la diversità genetica,
Ma non ci si è fermati qui. L’azienda        terno o nelle vicinanze di aree protette.     specifica ed ecosistemica. Il risultato
ha deciso di compensare la CO2 emessa        Questo è il caso della fabbrica CNH In-       (pubblicato nel 2016 dall’azienda nel
dallo stabilimento durante il processo di    dustrial di Foggia, che sorge a 3,5 km        proprio Rapporto di Sostenibilità) ha
produzione attraverso la piantumazione       di distanza dall’area protetta del Bosco      evidenziato che la pressione antropica
di 300 alberi, secondo i criteri della bio-  dell’Incoronata e della Valle del Cerva-      (cioè l’influenza dell’uomo, in questo
diversità locale.                            ro, ad elevato valore naturalistico.          caso attraverso la fabbrica, sull’ambien-
Di pari passo è stata condotta l’analisi     Anzitutto, i ricercatori dell’Università      te) è bassa, mentre l’indice di biodiver-
della riserva di legname naturale (ton-      di Torino hanno studiato la biodiversità      sità è alto.
nellate di legno vivo) presente all’interno  di flora e fauna presenti nell’area protet-
dello stabilimento e quindi la valutazione   ta. Lo studio è consistito nella selezione    IL LAVORO CONTINUA
della relativa capacità di stoccaggio della  di componenti ambientali significative         Anche nell’anno passato è stato condot-
CO2. Lo studio, effettuato da una società    (quali ecosistemi acquatici, terrestri e      to un progetto di compensazione della
indipendente, ha misurato i tronchi di tut-  paesaggio) e nella selezione di oppor-        CO2 emessa dal sito, per contrastare in
te le piante comprese nel perimetro del      tuni set di indicatori chiave all’interno     maniera attiva l’effetto serra. L’attività
sito, evidenziando che le aree verdi dello   di ogni componente ambientale (come           è consistita nella piantumazione di spe-
stabilimento godono di ottima salute.        anfibi, piante acquatiche, macroalghe,         cie arboree autoctone presso il Parco
                                             micromammiferi, pipistrelli, vegetazio-       Nazionale del Gargano.
CAMPIONI IN BIODIVERSITÀ                     ne, lepidotteri diurni, uccelli ecc.).        Inoltre, da uno studio condotto dalla
Nel 2015, in collaborazione con l’U-         Quindi è stato effettuato il calcolo          Regione Puglia e dall’Istituto Nazio-
niversità di Torino, è stato lanciato un     dell’indice di biodiversità: i dati biolo-    nale di Economia Agraria (INEA) in
                                                                                           collaborazione con l’Università di Bari,
                                                                                           lo stabilimento foggiano ha riesamina-
                                                                                           to i dati relativi alla biodiversità locale
                                                                                           per sostenerla ulteriormente. Sulla base
                                                                                           di questi risultati, alberi di ulivo, fico,
                                                                                           agrumi e melograno sono stati piantati
                                                                                           all’interno del comprensorio industria-
                                                                                           le, con l’obiettivo di piantumare ulte-
                                                                                           riori specie arboree in futuro, così da
                                                                                           continuare a incrementare l’indice di
                                                                                           biodiversità della zona.

                                                                                                                      Marco Vignola

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