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biodiversità, elemento fondamentale Sopra, un rendering degli interni ed esterni di FICo Eataly World
per la sopravvivenza di quei popoli. A sx, Andrea Segrè, presidente Fondazione FICo
Il frutteto della biodiversità punta a Sotto, la Giostra “L’Uomo dalla Terra alla Bottiglia”
dimostrare come le piante del passa- e un rendering di FICo Eataly World
to siano in realtà le piante del nostro
futuro, capaci di resistere alle avver- 13
sità nei secoli, senza bisogno di mol-
ti interventi da parte dell’uomo: uno
scrigno di biodiversità, una piccola
banca genetica per la conservazione
delle capacità di resistenza, proprie di
questi patriarchi arborei, agli stress e
ai cambiamenti climatici. Quattro gli
obiettivi del frutteto: la conservazione
dei geni di piante longeve; il recupero
e tutela della memoria legata alla loro
coltivazione, conservazione e impiego;
la valenza divulgativa e didattica; alcu-
ne piante saranno oggetto di studio da
parte di Arpae per valutare i cambia-
menti climatici in atto attraverso l’a-
nalisi delle fasi fenologiche (apertura
delle gemme, fioritura, ecc.). Anche
un clone del fico più antico d’Italia e
probabilmente d’Europa - che si tro-
va a Parma - è stato piantato in questo
frutteto, che diventerà un “laboratorio
vivo” per formazione e ricerca.
«La Fondazione FICo – conclude Segrè
– raccoglie questa grande sfida, essen-
ziale per il nostro Paese e per il mondo
intero: coltura e cultura hanno – non a
caso – la stessa radice».