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L’attuale quadro di incertezza econo- mia Sostenibile (Università Cattaneo corruzione endemica, scarsa competiti-
mica dei paesi di matura industria- – LIUC) ha ideato e condotto un espe- vità di alcuni settori.
lizzazione si prolunga oramai da diversi rimento di pianificazione strategica per Ciò che emerge abbastanza chiaramen-
anni. Esaurito o quasi il dibattito sul- lo sviluppo locale, condivisa con la co- te è l’impossibilità di leggere l’eco-
le sue cause, è tuttora ampiamente in munità imprenditoriale del Casentino, nomia italiana a “due/tre velocità”; il
corso quello sulle possibili strategie di vallata di undici Comuni nella parte più quadro andrebbe, invece, considerato
uscita. Tra queste, quelle a livello loca- settentrionale della Provincia di Arez- come costituito da una pluralità di ter-
le sembrano avere maggiori possibilità zo. È indubbio che il “sistema-Italia” ha ritori con diverse evoluzioni economi-
di successo nel garantire non solo il ri- sofferto forse più di altri paesi a econo- che, distribuiti lungo tutta la penisola.
lancio economico, ma anche una siner- mia avanzata il lungo periodo di incer- L’eterogeneità sembra essere la cifra
gia virtuosa per il contesto ambientale tezza economica. Le cause sono molte distintiva anche per ciò che riguarda le
di riferimento. In quest’ottica l’Unità e per lo più note: eccessiva burocrazia strategie produttive vincenti: un certo
di Studi Interdisciplinari per l’Econo- e tassazione, mercato del lavoro rigido, grado di diversificazione ha giovato ad
alcune aree del paese, in cui agricoltura
Rafforzare le attività economiche esistenti, di qualità, sinergie tra settore primario e
promuoverne di nuove e favorire l’integrazione con terziario (attività ricettive, commercio,
ecc.) e manifatturiero qualificato sor-
il sistema formativo locale; migliorare il capitale reggono il benessere economico. Il fe-
umano tramite formazione/aggiornamento in nomeno della globalizzazione, inoltre,
ha reso più accessibili i contesti pro-
imprese e associazioni; accrescere l’attrattività del duttivi: territori dotati di competenze
territorio, migliorare la sua consapevolizzazione specifiche e produzioni non standardiz-
zabili (e clonabili) sembrerebbero avere
interna e promozione esterna. Questi i tre obiettivi maggiori opportunità di tenuta econo-
principali per il rilancio economico locale del mica rispetto a contesti con produzioni
indifferenziate. Ecco perché la dimen-
Casentino, vallata di undici Comuni nella parte più sione locale dell’economia assume an-
settentrionale della Provincia di Arezzo cora più rilevanza in cicli come quello
attuale, in cui sembrerebbe possibile
una certa distinzione (e sopravvivenza)
laddove le realtà produttive riescono
a trarre beneficio dalla coltivazione di
relazioni formali e informali più stabi-
li, dalla valorizzazione di specificità e
competenze peculiari, dalla fruizione di
risorse intangibili non riscontrabili né
replicabili altrove.
L’esperimento svolto in Casentino si
basa proprio su questi assunti, nella
convinzione che politiche e strategie di
rilancio economico che si concentrino
sul livello locale e pongano attenzione
alle relazioni tra impresa e territorio
possano fornire utili esempi e indi-
cazioni, anche a livello nazionale, su
come rendere più efficienti le risorse
disponibili. La genesi del progetto si
deve all’incontro tra il gruppo di ricer-
ca dell’Unità di Studi Interdisciplinari
per l’Economia Sostenibile e alcuni im-
prenditori del Casentino. Manifestan-
do preoccupazione per le dinamiche
economiche locali in corso e un certo
pessimismo per l’immediato futuro, gli
imprenditori hanno espresso la volontà
di intraprendere un percorso che identi-
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