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AGRICOLTURA                                    PROGETTO VALELAPENA

tandosi concretamente al contesto della          Valelapena nasce nel 2006 dalla collaborazione tra la Casa
comunità locale e alle opportunità offerte       Circondariale di Alba, la Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri
dal tessuto produttivo del territorio» ha ri-    ONLUS, l’I.I.S.S. “Umberto I” di Alba - Scuola enologica, il
cordato Giuseppina Piscioneri, Direttrice        Gruppo Operativo Locale (GOL), coordinato dai Comuni di Alba
della Casa di Reclusione di Alba.                e Bra, composto dall’Amministrazione penitenziaria, dagli Enti
«Il coinvolgimento dell’Istituto, uno dei        Locali, dai Servizi Sociali e Sanitari e dal Volontariato, strumento
dieci in Italia in cui si studia enologia, rap-  indispensabile per la realizzazione delle politiche regionali in materia
presenta un’estensione della nostra mis-         di disadattamento, devianza e criminalità. All’inizio del 2011 Syngenta
sione didattica e di formazione professio-       ha aderito al progetto, fornendo i prodotti necessari per una completa
nale radicata nella vita e nella vocazione       protezione del vigneto e mettendo a disposizione le conoscenze e le
delle nostre terre. Siamo venuti incontro        risorse necessarie per un corretto impiego degli agrofarmaci utilizzati.
all’esigenza della Casa di Reclusione di         Ciascun soggetto ha contribuito in maniera determinante alla riuscita
sviluppare risorse e reti sul territorio per     del progetto: le uve sono prodotte nel vigneto interno, curato con
creare concrete possibilità di lavoro, per-      passione dai detenuti dopo una adeguata formazione professionale,
ché abbiamo riconosciuto l’opportunità           e sono vinificate nelle cantine dell’Istituto Enologico albese; il
di mettere le nostre competenze e risorse        contributo economico è ripartito tra il Ministero della Giustizia e il
tecniche al servizio di un progetto anima-       Gruppo Operativo Locale. La vocazione delle Langhe e del Roero
to da una forte valenza sociale» ha sotto-       alla viticoltura entra anche nell’Istituto di pena: un prodotto simbolo
lineato Antonella Germini, Dirigente sco-        del legame tra carcere e territorio. Un vino a suo modo “unico”,
lastico dell’Istituto Enologico Umberto I.       che rappresenta in concreto la possibilità del recupero sociale. La
«Siamo entusiasti di questa esperienza e         collaborazione con Syngenta si è allargata nel corso dell’anno e ha
di notare come la produzione di Valelape-        interessato anche il settore orticolo e i fiori, con la fornitura di piantine
na stia acquisendo notorietà ed estimatori       e la formazione per la loro coltivazione in serra e pieno campo.
ben oltre i confini di Alba. Il progetto ha      Nel 2014, per promuovere il progetto, fu realizzato il libro fotografico
dimostrato che l’agricoltura e l’enologia        “Valelapena. Storie di riscatto dal carcere di Alba”, che, curato dal
possono svolgere un ruolo sociale niente         fotografo Armando Rotoletti e dal giornalista Luigi Dell’Olio, voleva
affatto marginale e ha, inoltre, aiutato i       raccontare l’iniziativa attraverso gli scatti che immortalavano i detenuti
nostri allievi a potenziare le proprie com-      alle prese con le attività di cura della vigna all’interno della Casa
petenze, partecipando fattivamente alle          Circondariale.
attività di didattica laboratoriale.»
«Crediamo nel ruolo fondamentale dell’a-
gricoltura per la nostra economia e per il
nostro tessuto sociale, e l’educazione è
uno dei pilasti del nostro piano» ha di-
chiarato Cristina Marchetti, Responsabile
Regulatory e Corporate Affairs Syngenta
Italia. «Auspicavamo da tempo un inter-
vento del legislatore e oggi ritroviamo
nelle linee guida della normativa, forte-
mente sostenuta dal Ministero delle Poli-
tiche Agricole, una piena coincidenza con
quel modello di agricoltura responsabile
che integra agricoltura produttiva, rispet-
to dell’ambiente e attenzione alle esigen-
ze delle persone e delle comunità a cui,
come Syngenta, lavoriamo da sempre. Il
nostro impegno si traduce inoltre a livello
mondiale attraverso un ambizioso piano,
The Good Growth Plan, che consiste in
una serie di impegni concreti per il futu-
ro dell’agricoltura, con i quali vogliamo
contribuire alla sicurezza alimentare, alla
salvaguardia dell’ambiente e alla forma-
zione in campo agricolo».

                              La redazione

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