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gie e tecniche per una maggior ricerca di       potrebbe essere presente nel terreno in         Inoltre, quando una sostanza inquinante
informazioni e miglior correlazione dei         differenti stati fisici; si individuano, gene-  raggiunge la falda, entrano poi in gio-
dati ottenuti. Le indagini indirette permet-    ralmente, quattro stati:                        co ulteriori aspetti legati alle caratteri-
teranno, ad esempio, di apprendere infor-       1) in fase di soluto all’interno dell’acqua     stiche dell’acquifero e degli inquinanti
mazioni e dati di natura geologica e geo-       presente nei pori del materiale presente;       stessi, quali ad esempio i valori di den-
tecnica, mediante l’effettuazione di rilievi    2) in fase di vapore, sempre all’interno dei    sità, di solubilità, il grado di viscosità
di campo, realizzati con apposite strumen-      pori del materiale;                             e di concentrazione stessa degli inqui-
tazioni e macchinari, e successive elabo-       3) adsorbiti alle particelle del suolo;         nanti (ogni sostanza chimica ha proprie
razioni computerizzate attraverso appositi      4) in fase libera separata.                     caratteristiche), la velocità della falda, il
software di calcolo. Un esempio può esse-
re rappresentato dai sistemi geofisici, geo-
elettrici, sismici, elettromagnetici, geora-
dar, etc., che misurando (a seconda della
tipologia di prova prescelta) determinate
caratteristiche, quali la resistività elettri-
ca delle superfici attraversate, la risposta
alla propagazione delle onde sismiche, la
riflessione degli impulsi elettromagnetici
indotti, e altro, permettono di risalire alla
tipologia di litologia presente, all’indivi-
duazione di eventuali strutture antropi-
che sepolte (serbatoi interrati, strutture
cementizie, accumuli di rifiuti, etc.), di
verificare la possibile presenza d’acqua e
di riconoscere continuità litologicamente
spaziali e verticali delle aree indagate. Le
indagini dirette, quali ad esempio la rea-
lizzazione di sondaggi, scavi e trincee,
unitamente alle azioni di campionamento,
finalizzate alle analisi di laboratorio chi-
mico e fisico, permetteranno di appren-
dere informazioni “puntuali” di dettaglio
delle caratteristiche del sottosuolo e della
presenza o meno di eventuali contamina-
zioni. Le indagini dirette dovranno essere
sviluppate adottando tutti gli accorgimen-
ti necessari per evitare eventuali fenomeni
di “cross contamination”, ovvero azioni
di contaminazione indotta, evitando la
diffusione del potenziale inquinamento
nell’ambiente circostante e nella matri-
ce ambientale campionata, controllando
l’assenza di perdite di oli, lubrificanti e
altre sostanze dai macchinari utilizzati,
dagli impianti e da tutte le attrezzature
impiegate durante il campionamento. Le
perforazioni dovranno fare attenzione a
eventuali operazioni di surriscaldamento
del materiale carotato (legato all’attrito
della rotazione del carotiere metallico con
il terreno), con potenziale conseguente
perdita (anche parziale) di composti vo-
latili, e all’utilizzo di eventuali fluidi di
perforazione che potrebbero diluire o al-
terare le concentrazioni dei contaminati
presenti. È da ricordare che un inquinante

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