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Lo studio di un sito contaminato, o po- terreni costituiti da sabbie e ghiaie o da sito contaminato, si richiamano a titolo
tenzialmente tale, richiede la realiz- materiali fini quali limi e argille con diffe- normativo il D.Lgs. 152/2006 (Norme in
zazione di una serie di indagini e prove renti gradi di compattazione, la presenza materia ambientale), le successive mo-
tecniche necessarie all’acquisizione di di acque di circolazione superficiale piut-
elementi e dati indispensabili per la de- tosto che di falde freatiche o confinate, la difiche e integrazioni previste dal D.Lgs.
finizione dello stato dell’area. In relazio- presenza di materiali di origine antropica
ne all’importanza che riveste l’aspetto quali resti di laterizi, materiali edili, sco- 04/2008 (Ulteriori disposizioni corret-
ambientale delle aree dismesse, di in- rie, rifiuti sepolti, etc., le composizioni
sediamenti industriali attivi e non, delle naturali dei terreni (alcalini, acidi, etc.) tive e integrative del decreto legislativo
discariche (molte delle quali irregolari), e altro, potrebbero comportare differenti
unitamente all’elevato numero di dismis- modalità di Assorbimento, di Trasporto e 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in
sioni, smantellamenti e riconversioni che di Rilascio degli inquinanti presenti.
vengono realizzate, alla crescente sensi- materia ambientale), il D.M. 31/2015 e le
bilità degli Enti Pubblici, alle procedure RICHIAMO NORMATIVO varie Normative Regionali e Linee guida
e Normative sempre più attente verso gli In relazione alle procedure Ambientali ambientali redatte da Enti di riferimen-
aspetti sociali e ambientali, la bonifica di caratterizzazione e di bonifica di un to, quali l’ISPRA (Istituto Superiore per
dei siti contaminati risulta uno strumento la Protezione e la Ricerca Ambientale)
volto alla tutela del nostro territorio, della e Agenzie Regionali di Protezione Am-
salute umana e un importante indice dello bientali (ARPA). In particolare, il D.Lgs.
sviluppo socio-economico di un’area. Lo 152/2006 riporta, nell’Allegato 5 alla
studio ambientale di tali aree è, tuttavia,
un argomento complesso che comporta Parte Quarta del Titolo V, alla Tabella 1
vari aspetti e azioni, sia relativi alle fasi
progettuali che esecutive, da intraprende-
re per una corretta conoscenza dello stato
qualitativo dell’area in oggetto; laddove
si vorranno definire, caratterizzare e cir-
coscrivere le eventuali contaminazioni
presenti, potranno essere realizzate nelle
diverse matrici ambientali (quali suolo,
sottosuolo e acque sotterranee) una serie
di indagini, prove di campo e analisi di
laboratorio, estese anche su eventuali ma-
teriali di riporto e/o rifiuti presenti.
Per facilitare la ricostruzione del Model-
lo Concettuale del sito e circoscrivere in
maniera più accurata le indagini da realiz-
zare, in fase progettuale dovrà essere ef-
fettuata una prima ricerca di informazioni
disponibili sull’area, quali ad esempio
l’identificazione delle attività lavorative
in corso e realizzate in passato, la tipolo-
gia e le quantità delle sostanze chimiche
utilizzate, dati su potenziali sversamenti
o perdite di sostanze avvenute nel tem-
po, eventuali studi ambientali condotti e
la presenza o meno di pozzi idrici/piezo-
metri con relative informazioni sullo stato
delle acque. Un ruolo importante viene
rivolto alla definizione degli aspetti di na-
tura geologica e idrogeologica dell’area,
andando a individuare quelle che sono le
caratteristiche principali dei terreni e degli
acquiferi presenti. Questo perché le pos-
sibili eterogeneità riscontrabili da sito a
sito, come le differenze di granulometria,
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