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Lo studio “Air quality in Europe − 2016
    Report”, pubblicato lo scorso 23 no-
vembre dall’Agenzia Europea per l’Am-
biente, ha ribadito che l’inquinamento
atmosferico ha un impatto negativo signi-
ficativo sull’ambiente e sulla salute dei
cittadini europei, in particolare nelle aree
urbane. I risultati di tale ricerca conferma-
no, infatti, che, sebbene la qualità dell’a-
ria stia lentamente migliorando rispetto al
recente passato, l’inquinamento atmosfe-
rico rimane il più grande pericolo per la
salute ambientale in Europa, con una con-
seguente minore qualità della vita a causa
di malattie e una stima di 467mila morti
premature ogni anno. Il Rapporto, elabo-
rato dalla Eea − European Environment
Agency − fornisce una panoramica ag-
giornata e un’analisi della qualità dell’aria
in Europa dal 2000 al 2014, basata su dati
provenienti da stazioni di monitoraggio
ufficiali di oltre 400 città europee. Tale
ricerca dà conto dei progressi compiuti
dagli Stati membri nel rispettare gli stan-
dard stabiliti nella normativa sulla qualità
dell’aria (direttiva 2008/50/CE e diretti-
va 2004/107/CE), ma, allo stesso tempo,
mostra come nel 2014 circa l’85% della
popolazione urbana dell’Unione euro-
pea sia stata esposta a concentrazioni di
particolato fine (PM2,5) a livelli ritenuti
dannosi per la salute dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità.
La prima risposta all’allarme lanciato
dall’Agenzia Ue arriva dal Parlamento
europeo che, nello stesso giorno, ha ap-
provato in seduta plenaria con 499 voti
a favore, 177 contrari e 28 astensioni la
revisione della Direttiva NEC (National
Emission Ceilings). L’aggiornamento
della Direttiva NEC rientra in quel pac-
chetto di misure “Clean Air in Europe”
approvato dalla Commissione già alla
fine del 2013 con due obiettivi principa-
li, vale a dire il rispetto della normativa
vigente fino al 2020 e la riduzione degli
impatti a lungo termine dell’inquina-
mento atmosferico, il tutto per garantire
all’Europa una maggiore qualità dell’aria
a vantaggio dell’ambiente e della salute.
La nuova direttiva − sostituendo la nor-
mativa vigente relativa ai limiti annui di
emissioni nazionali (direttiva 2001/81/
CE) − stabilisce nuovi impegni nazionali
di riduzione delle emissioni, applicabili
dal 2020 al 2029 e dal 2030 in avanti, per

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