Page 59 - ambiente_111
P. 59

ecologia

percorre rigorosamente la nascita, analizza l’evoluzione e                    Incentivi per la transizione
inquadra lo stato attuale della risposta al modello econo-                   verso un’economia circolare
mico basato sullo schema “produci, consuma, dismetti”
stabilito all’alba della Rivoluzione industriale. Un proces-                 La Commissione ha adottato, già dalla fine dello scorso anno,
so teleologico, inarrestabile, di vita e morte della materia,                 un nuovo e ambizioso pacchetto di misure per incentivare la
estratta, lavorata, abbandonata. L’idea di economia cir-                      transizione dell’Europa verso un’economia circolare, che ne
colare, sviluppata a partire dalle intuizioni dell’architetto                  rafforzerà la competitività a livello mondiale e stimolerà la
svizzero Walter R. Stahel a metà degli anni ’70 del secolo                    crescita economica sostenibile e la creazione di nuovi posti
scorso, è definita in modo esaustivo dalla fondazione Ellen                    di lavoro. Il pacchetto è stato elaborato dal gruppo centrale
MacArthur, fondata nel 2009 e ritenuta una delle più auto-
revoli istituzioni del settore: “è un termine generico per definire              di coordinamento del progetto, co-presieduto dal primo
un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia           Vicepresidente, Frans Timmermans, e dal Vicepresidente, Jyrki
circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in      Katainen. Il primo Vicepresidente Frans Timmermans, responsabile
grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destina-        per lo Sviluppo sostenibile, ha dichiarato: «Il nostro pianeta
ti a essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera”. Concetto,            e la nostra economia non sopravviveranno se continueremo a
quello di economia circolare, derivante dalla visione di so-                seguire i dettami del “prendi, trasforma, usa e getta”. Le risorse
stenibilità, la cui origine viene fatta risalire comunemente                 sono preziose e vanno conservate, sfruttandone al massimo il
al Summit della Terra tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992.                   potenziale valore economico. L’economia circolare si prefigge di
Prospettiva storica non adeguata, in quanto il termine “so-                  ridurre i rifiuti e proteggere l’ambiente, ma presuppone anche
stenibilità” compare già nel 1713 all’interno di un opera                    una profonda trasformazione del modo in cui funziona la nostra
di Hans Carl von Carlowitz, direttore dell’ufficio reale del-                 intera economia. Ripensiamo il nostro modo di produrre, lavorare
le miniere nel Regno di Sassonia, a proposito di questioni                  e acquistare: creeremo nuove opportunità e nuovi posti di lavoro.
inerenti alla mancanza di legname e alla necessità di adot-                 Il pacchetto odierno costituisce il quadro di riferimento generale
tare pratiche di forestazione.
Per semplificare e rendere maggiormente intellegibili le                       che consentirà questa trasformazione. Propone un percorso
argomentazioni proposte in “Che cosa è l’economia circo-                      credibile e ambizioso per una migliore gestione dei rifiuti in
lare”, l’autore Emanuele Bompan ha suddiviso l’esperienza                     Europa, sostenuto da azioni che riguardano l’intero ciclo dei
dell’economia circolare in nove elementi costitutivi, parti-                 prodotti; contiene sia una normativa intelligente sia incentivi a
celle tematiche in divenire che attingono sia dalla letteratu-              livello UE che aiuteranno le imprese e i consumatori – ma anche
ra, sia da una serie di interviste specialistiche e di inferenze            le autorità nazionali e locali – a guidare questa trasformazione».
dai modelli attuati e desiderabili. A queste particelle ele-
mentari vengono in seguito correlati quattro modelli di bu-                                      Fonte: Europe Direct
siness, esplicati attraverso l’analisi di casi studio seleziona-
ti. Linee di sviluppo e proposte che, a fronte della sempre             nomica di massimizzazione del valore della materia e dei
maggiore richiesta di materie prime, e ritenendo le stesse              suoi assemblati. A tale proposito “Che cosa è l’economia
non illimitate, poggiano su una vera e propria filosofia eco-             circolare” illustra tre principi che oltrepassano lo steccato
                                                                        dell’economia lineare per posizionare il rifiuto e l’inutiliz-
  Sopra, Emanuele                                                       zato come attivatori di vantaggi economici, sociali e am-
  Bompan, autore                                                        bientali. Il primo suggerisce la riscoperta dei giacimenti di
  del libro “Che cosa è                                                 materia scartata come fonte di materia, limitando quanto
  l’economia circolare?”                                                possibile il processamento: raccolta dei rifiuti, riciclo, ge-
  insieme a Ilaria Nicoletta                                            stione degli output produttivi, oggetti funzionanti buttati
                                                                        per cattivo management degli stock (anche domestici). Il
                                                                        secondo principio è legato alla fine dello spreco d’uso del
                                                                        prodotto (unused value), prima ancora di essere scartato:
                                                                        magazzini colmi di macchinari in attesa di essere dismes-
                                                                        si, materia inerte giacente nelle nostre abitazioni, oggetti
                                                                        comprati e sottoutilizzati. Il terzo principio è fermare la
                                                                        morte prematura della materia: oggetti condannati all’im-
                                                                        mondezzaio nonostante siano riparabili. Telefoni, ad esem-
                                                                        pio, che se va bene finiranno nella gestione RAEE (rifiuti
                                                                        elettronici), nel peggiore dei casi saranno buttati in mare
                                                                        (pratica comune in molti paesi, che considerano il mare
                                                                        come una grande discarica).

                                                                        http://www.zestletteraturasostenibile.com/autori/antonia-santopietro/

                                                                                                                                                57
   54   55   56   57   58   59   60   61   62   63   64