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AMBIENTE

contenute nel D.Lgs. 152/2006 (Norme         Fase di estrazione serbatoio interrato
in materia ambientale), in particolare       Rimozione serbatoio civile
alla Parte Quarta, Titolo V (bonifica
dei siti contaminati) e nei vari alle-
gati, nel D.Lgs. 16 gennaio 2008, n.
4 (Ulteriori disposizioni correttive ed
integrative del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.

152), e in particolare nel D.M. 31/2015
(Regolamento recante criteri semplifi-
cati per la caratterizzazione, messa in

sicurezza e bonifica dei punti vendita

carburanti). In molte Regioni vi sono,
inoltre, delle proprie regolamentazioni,
come nel caso della Lombardia, dove
l’Agenzia Regionale per la Protezione
Ambientale (ARPA) ha redatto delle
apposite Linee Guida inerenti i serba-
toi interrati (rif. doc. LG.BN.001 rev.0
del 15/3/2013) che si prefiggono lo
scopo di uniformare la trattazione dei
serbatoi interrati sull’intero territorio
regionale, evidenziando quanto stabi-
lito dalle disposizioni in vigore ai fini
di una più efficace tutela ambientale.
Infine, molti Comuni con propri re-
golamenti ambientali, urbanistici e di
igiene talvolta indicano le modalità di
bonifica, messe in sicurezza e rimozio-
ne per i serbatoi, e quanto di necessario
per la realizzazione delle eventuali in-
dagini ambientali da realizzare.
Con particolare riferimento alla rete di
distribuzione carburante, il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Ter-
ritorio e del Mare, con il D.M. 12 feb-
braio 2015, n. 31 ha emanato il “Rego-
lamento recante criteri semplificati per

la caratterizzazione, messa in sicurezza

e bonifica dei punti vendita carburan-

ti”, ai sensi dell’articolo 252, comma 4,
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.
152. Nel dettaglio, questo decreto stabi-
lisce i criteri di attuazione delle misure
di prevenzione e di messa in sicurezza
d’emergenza, le modalità di caratteriz-
zazione delle aree, i principi generali
per la caratterizzazione e l’analisi di ri-
schio, gli interventi per la messa in sicu-
rezza e bonifica e i criteri dello svolgi-
mento dell’istruttoria. È inoltre riportata
una short list (Allegato 1, tabella 1 e 2),
di parametri chimici da ricercare (non
esaustiva) nei terreni e/o nelle acque di
falda durante lo svolgimento delle atti-
vità ambientali, inserendo in aggiunta,
rispetto alle sostanze riportate nelle ta-

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