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AMBIENTE
Carico cisterna e a prove speditive di campo mediante 10. relazione di fine lavori; al termine
apposita strumentazione; utile è il test delle attività di dismissione con rimo-
Indagine post rimozione dello spazio di testa, effettuato median- zione andrà predisposta e inviata agli
te fotoionizzatore portatile “PID” per la Enti competenti una “Relazione di fine
rilevata o di potenziale contaminazione verifica della presenza di vapori di car- lavori” contenente una completa descri-
esistente si procederà, nel limite della bonio organico (VOC). Generalmente, zione del lavoro svolto, con allegate
messa in sicurezza, alla rimozione dello tralasciando laddove sia stato predispo- planimetrie, certificazioni, compreso
stesso, per impedire l’eventuale ulte- sto un piano di campionamento, ven- dati di natura geologica e idrogeologica,
riore movimentazione dei contaminanti gono prelevati almeno n. 1 campione il risultato dei campionamenti ambien-
presenti. Se la contaminazione dovesse nella porzione di fondo scavo relativo tali eseguiti, i quantitativi di rifiuti pro-
aver raggiunto la falda, dovranno esse- a ogni serbatoio estratto e n. 1 campio- dotti, relativi formulari di accompagna-
re progettate idonee misure di messa in ne per ogni parete di scavo realizzata. mento e la documentazione fotografica
sicurezza, tramite ad esempio pozzi di Ulteriori campioni vengono prelevati in delle attività.
spurgo, barriere idrauliche o altro si- corrispondenza di particolari evidenze
stema equivalente, volto a contenere la visive-organolettiche o dai test effettua- CONSIDERAZIONI FINALI
diffusione della contaminazione e pro- ti con PID in cui sono emersi particolari Gli eventuali rischi di contaminazione
muoverne la progressiva attenuazione; valori di VOC; ambientale derivanti perdite da serbatoi
6. rimozione di serbatoio e annesse 9. riempimento dello scavo con mate- interrati, tralasciando i casi spot, po-
strutture e manufatti; trebbero essere diminuiti mediante ap-
7. smaltimento dei rifiuti prodotti; riale certificato sino al ripristino dello posite procedure gestionali, di sicurezza
8. campionamenti dei terreni ai fini e di interventi manutentivi program-
ambientali (fondo scavo e pareti); per stato dei luoghi; il materiale di riempi- mati. Come, ad esempio, in relazione
ciascuno scavo ai fini di verifica am- mento deve essere di comprovata origi- ai PV carburanti, le società petrolifere,
bientale, il consulente/tecnico incarica- ne e di rispetto qualitativo; dalle grandi reti nazionali sino ai minori
to preleva dei campioni di terreno desti- retisti, porgono e applicano particolari
nati ad analisi chimiche di laboratorio e specifiche attenzioni a tali tematiche,
investendo budget e impiegando tempo,
risorse e lavoro, applicando e miglio-
rando sempre di più progetti HSE (He-
alth, Safety and Environment – salute,
sicurezza e ambiente), coinvolgendo
in maniera ottimale operatori diretti,
gestori e fornitori. Serbatoi a doppia
parete in sostituzione dei vecchi a pa-
rete singola, vasche di contenimento,
sensori di livelli e allarmi, linee e tu-
bazioni sempre più osservate e moni-
torate, carichi centralizzati, attente va-
lutazioni, verifiche da parte di società
ambientali certificate riducono sempre
di più la possibilità di rischi ambientali
e aumentano le possibilità di controllo.
Queste sensibilizzazioni e valutazioni
HSE dovrebbero essere maggiormente
diffuse, anche in altri ambiti e usi, dove
invece, purtroppo, si riscontrano spesso
delle carenze in termini di conoscenza
normativa, di inadeguatezza delle fasi
di manutenzione e, in alcuni casi, anche
all’assenza totale di sistemi di control-
lo e gestione qualità, aumentando, così
facendo, eventuali forme di criticità am-
bientale.
Gianluca Lattanzi
gianluca.lattanzi@bea-consultancy.com
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