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Le istituzioni partecipano Tavola Rotonda “Scienza aperta: dialogo con le istituzioni
agli eventi Syngenta sul futuro dell’agricoltura”. Sotto, Luigi Radaelli, AD di Syngenta
Con oltre 5.000 persone impiegate in Ricerca e Sviluppo e 1,3 La maiscoltura, infatti, rappresenta un comparto strategico
miliardi di dollari investiti nel solo 2016, Syngenta è da sempre per l’Italia: fornisce le materie prime necessarie per l’indu-
impegnata a promuovere l’innovazione a livello globale, sviluppando stria alimentare, pilastro fondamentale del Made in Italy, e
continuamente soluzioni destinate all’agricoltura, investendo in contribuisce in modo decisivo al successo dei prodotti ita-
progetti di ricerca e sostenendo la crescita dei propri collaboratori. liani esportati in tutto il mondo. In uno scenario di questo
“Oggi – ha sottolineato Luigi Radaelli, AD di Syngenta – dobbiamo tipo, il comparto ha però estrema necessità di evolvere, per
garantirsi un futuro di sostenibilità economica, sociale e am-
affrontare una delle sfide più difficili per il nostro pianeta: bientale. In questo contesto, Syngenta ha voluto presentare
incrementare la produttività agricola, preservando al contempo il progetto “Mais in Italy”, che vede l’azienda al fianco dei
le risorse che abbiamo a disposizione. Noi di Syngenta crediamo maiscoltori per fornire una risposta concreta alle esigenze di
che solo grazie alla ricerca scientifica sia possibile garantire una competitività e qualità della filiera. L’obiettivo del progetto
produttività al passo con l’aumento della popolazione mondiale e è creare una rete di agricoltori e partner di filiera disposti a
gestire in maniera sostenibile le risorse naturali dell’ecosistema”. collaborare per diffondere e promuovere un nuovo modo di
Come sottolineato a margine dell’evento “Mais in Italy”, l’impegno del coltivare il mais, per unire produttività, efficienza e sosteni-
settore privato ha però bisogno anche del sostegno delle Istituzioni, bilità economica, sociale e ambientale.
che devono intervenire per favorire lo sviluppo di tecnologie innovative Il secondo appuntamento al Festival è stato con la seconda
all’interno del comparto agricolo, e non solo. Matteo Lasagna, neo edizione della tavola rotonda “Scienza aperta: dialogo con
eletto vicepresidente nazionale di Confagricoltura, ha affermato le istituzioni sul futuro dell’agricoltura”, focalizzata sul
in chiusura dell’evento: “La politica ha certamente il dovere di ruolo primario della ricerca scientifica e dell’innovazione in
fare qualcosa in più per le imprese, ma anche noi imprenditori campo agricolo, unica via per favorire l’ottimizzazione del-
possiamo fare qualcosa per noi stessi. Confagricoltura, così come le risorse, l’efficienza delle produzioni e l’incremento del-
più in generale tutti i corpi intermedi, deve lasciare ai produttori la sicurezza alimentare. Sono intervenuti a supporto degli
la possibilità di organizzarsi e fare rete fra loro, continuando a obiettivi dell’evento anche alcuni esponenti delle maggiori
svolgere il proprio lavoro di rappresentanza e di erogazione di quei cattedre universitarie del nostro Paese. Michele Morgante,
servizi di cui gli imprenditori agricoli necessitano. Ben vengano gli
investimenti in innovazione, scienza e ricerca da parte di aziende
che mettono il proprio know-how a servizio della filiera, perché
questa è la strada giusta per fare reddito. Le vie d’uscita – ha
concluso Lasagna – sono quelle dell’aggregazione, della ricerca,
della divulgazione e della comunicazione. Dobbiamo, infatti, avere
tutti la capacità di fare informazione nei confronti dei consumatori,
soprattutto rispetto alle nuove mode alimentari emergenti”.
Anche Gianni Fava, Assessore all’Agricoltura della Regione
Lombardia, ha messo in evidenza l’importanza di portare innovazione
e competitività nel settore della maiscoltura, così come l’importanza
di organizzare eventi come quello proposto da Syngenta in occasione
del Festival, per permettere un confronto diretto e un dialogo tra le
parti: “La filiera maidicola è tra quelle che più in assoluto stanno
soffrendo la situazione attuale, vuoi per i problemi strutturali del
mercato, vuoi per le particolari patologie di cui soffre il prodotto.
Ben vengano, quindi, iniziative interessanti come “Mais in Italy”, per
fare sistema e tornare a crescere in questo mercato come in altri
del comparto agricolo. I dati in nostro possesso, infatti, confermano
che laddove c’è organizzazione della filiera, aumentano anche gli
investimenti pubblici. E non è un caso – ha concluso Fava – che, nel
contesto italiano, la Lombardia sia la Regione che vanta la quantità
maggiore di risorse destinate a finanziare progetti di filiera”.
Nel corso della tavola rotonda “Scienza Aperta” è intervenuto anche
Marco Carra, Deputato della Commissione Agricoltura, che ha
sottolineato come “politiche e filiere devono creare la consapevolezza
dell’importanza dell’approccio scientifico in agricoltura”, evidenziando
quindi la necessità di generare e condividere conoscenza rispetto
alle soluzioni tecnologiche che, applicate in ambito agricolo,
contribuiscono alla gestione sostenibile delle risorse naturali.
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