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stato in altri contesti europei: riducendo sido di azoto (NO2), misurate a bordo tipologie diverse di test. Al termine di
la velocità il traffico viene fluidificato, si strada, di circa il 10%. questa seconda fase sarà possibile ca-
riducono gli incolonnamenti e i tempi Le sperimentazioni suggeriscono che pire quali sono le modalità più adatte
di percorrenza diminuiscono. questo tipo di provvedimenti possono per fare in modo che i provvedimenti
La riduzione dei limiti di velocità a fini dare frutti concreti e potenzialmente portino i maggiori benefici in termini
strettamente ambientali, implementa- ancora maggiori a quelli osservati spe- ambientali e di tutela della salute dei
ta nel tratto Egna-San Michele (tratto rimentalmente. A breve prenderà avvio residenti, andando a intaccare il meno
BLEC-AQ), ha permesso di evidenzia- la seconda fase del progetto, carat- possibile la fruibilità dell’infrastruttura
re che, con una velocità media di 115 terizzata da un’estensione del tratto al fine di mantenere sempre alto il gra-
km/h, si ottiene una riduzione delle di monitoraggio, da una sua maggiore do di accettabilità e di collaborazione da
concentrazioni di ossido (NO) e bios- infrastrutturazione e dall’esecuzione di parte dell’utenza autostradale.
Infografica
relativa ai dati
raccolti durante
la prima fase
sperimentale
nel tratto
autostradale
tra Trento sud
e Rovereto sud
(Provincia di
Trento) – Tratto
BLEC-ENV
Infografica
relativa ai dati
raccolti durante
la prima fase
sperimentale
nel tratto
autostradale
tra Egna e
San Michele
(Provincia
di Bolzano)
– Tratto
BLEC-AQ
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