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ENERGIA

creto, ai sensi delle quali “il divieto di                                  assoRinnovabili
artato frazionamento, costituendo un                                            IN BREVE

principio generale dell’ordinamento,         assoRinnovabili (Associazione dei produttori, dell’industria e dei
                                             servizi per le energie rinnovabili) riunisce e rappresenta i produttori di
opera a prescindere da un’espres-            energia elettrica da fonti rinnovabili, i fornitori di servizi professionali,
                                             tecnologie e componenti attivi nella filiera rinnovabile per tutelarne i
sa previsione normativa e, pertanto,         diritti e promuoverne gli interessi a livello nazionale e internazionale.
                                             È la prima associazione italiana in quanto a rappresentatività e una
può ritenersi applicabile a tutti gli        delle maggiori a livello europeo per numero di associati e potenza
                                             installata. Attualmente conta oltre 1.000 iscritti, più di 2.400 impianti
impianti che percepiscono incentivi          per un totale di oltre 13.000 MW di potenza elettrica installata che
                                             utilizza il soffio del vento, la forza dell’acqua, i raggi del sole e la
per la produzione di energia da fonti        vitalità della natura per produrre circa 30 miliardi di kWh all’anno, a
                                             cui corrisponde una riduzione di emissioni di CO2 di oltre 16 milioni di
rinnovabili”. Il terzo comma della di-       tonnellate annue.
sposizione assegna al GSE il potere di
rideterminare la tariffa o di disporre la    LE PRINCIPALI CRITICITÀ                    riche ben più antiche, non emergendo
decadenza dagli incentivi e il recupe-       DELLA DISPOSIZIONE                         mai dal nulla in pochi anni.
ro delle somme già erogate, allorchè         L’articolo 29 contrasta con il princi-     Oltre a ciò, la disposizione appare
accerti la presenza di “casi di frazio-      pio di legalità perché assoggetta gli      irragionevole perchè configurazioni
namento”.                                    operatori alla sanzione della deca-        elettriche comuni a più impianti (ad
L’articolo 29, in concreto:                  denza dagli incentivi (o, nei casi più     esempio, proprio i nodi di raccolta)
- al comma 1 introduce un divieto, ov-       lievi, della rideterminazione della ta-    sono, di prassi, imposte dal Gestore
verosia l’“artato frazionamento” della       riffa) in forza di una norma (peraltro     di rete, il quale predispone soluzioni
potenza degli impianti e una presun-         di rango secondario, trattandosi di        di connessione condivise tra i pro-
zione della violazione di tale divieto,      decreto ministeriale) entrata in vigo-     duttori al fine di ottimizzare le risor-
cioè, l’unicità del nodo di raccolta         re dopo aver commesso la violazione.       se di rete. Tali soluzioni condivise
(stazione MT/AT, cabina o linea MT)          Inoltre, come si è scritto, la norma si    sono normalmente auspicate anche
dell’energia prodotta da impianti ri-        applica anche a tutti gli impianti pur     dalle Amministrazioni autorizzanti,
conducibili a un medesimo soggetto;          essendo contenuta in un decreto che        per il loro minore impatto sul terri-
- al comma 2 estende l’ambito di ap-         disciplina l’incentivazione delle sole     torio (ambientale e paesaggistico).
plicazione del divieto (i) retroattiva-      FER diverse dal FV.                        La disposizione, infine, è incoeren-
mente (quindi anche agli impianti già        La circostanza che nelle premesse del      te rispetto a un preciso chiarimento
in esercizio) e (ii) a tutti gli impianti a  decreto, come scritto, si affermi che      fornito, sul tema, dal Ministero dello
fonti rinnovabili (nonostante il decre-      “il divieto di artato frazionamento,       Sviluppo Economico, che ha recen-
to si occupi di disciplinare l’incenti-      costituendo un principio genera-           temente spiegato che più impianti
vazione delle FER non fotovoltaiche);                                                   che condividono le opere di connes-
i principi desumibili dal comma 1            le dell’ordinamento, opera a pre-          sione alla rete (“elementi passivi del
– divieto di frazionamento degli im-                                                    sistema di produzione di energia”)
pianti al ricorrere delle condizioni di      scindere da un’espressa previsione         possono essere considerati, ai fini
cui all’art. 5, comma 2 – si applicano                                                  dell’incentivo, come impianti distinti
“anche nello svolgimento delle attivi-       normativa e, pertanto, può ritenersi       e non funzionalmente interconnessi.
tà di verifica e controllo svolte, ai sen-                                               Alcuni operatori, nonché assoRinno-
                                             applicabile a tutti gli impianti che       vabili, hanno proposto ricorsi al TAR
si del decreto ministeriale 31 gennaio                                                  del Lazio, chiedendo l’annullamento
                                             percepiscono incentivi per la produ-       dell’articolo 29 del DM 23 giugno
2014, su tutti gli impianti alimentati                                                  2016. Si auspica che il Giudice Am-
                                             zione di energia da fonti rinnovabili”,    ministrativo giudichi illegittimo tale
a fonti rinnovabili che beneficiano di        non rileva. È difficile, infatti, che un    intervento, soprattutto per la sua por-
                                             decreto ministeriale, fonte normativa      tata retroattiva che preoccupa seria-
incentivi tariffari”: la norma si rife-      di rango secondario in un dato set-        mente gli operatori.
risce, quindi, a tutti gli impianti già      tore (le incentivazioni alle fonti rin-
ammessi agli incentivi al momento            novabili), possa enunciare “principi                                       Lucia Bitto
dell’entrata in vigore del decreto 23        generali” di cui non si trova traccia             Avv. in Milano, Legal Advisor
giugno 2016, e dunque disciplinati da        in alcuna fonte di rango normativo
altre fonti normative;                       primario nello stesso settore. I prin-                               assoRinnovabili
- al comma 3 introduce (i) una diversa       cipi generali, infatti, vengono sempre
fattispecie di impianto “unico” (quel-       consacrati o riconosciuti ai più alti li-
lo risultante dalla somma delle poten-       velli dell’ordinamento, ossia da fonti
ze di impianti riconducibili a un unico      di rango comunitario, costituzionale o
soggetto e che condividono il nodo di        almeno legislativo, e hanno radici sto-
raccolta) e (ii) la grave sanzione della
decadenza dagli incentivi per l’ipotesi
in cui l’“artato frazionamento” abbia
comportato la violazione delle norme
per l’accesso agli incentivi medesimi.

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