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zione del mercato interno, la filiera        ropea in termini di tonnellate riciclate     al riciclo, l’Italia è sostanzialmente pri-
    industriale nel suo complesso cresce,        per addetto e di costo per tonnellata.       va di produttori di tecnologie dedicate.
    e in particolare crescono, anche rispet-     Accanto a queste tendenze positive, vi       Si tratta di un dato curioso, conside-
    to al pre-crisi, i settori di raccolta e di  sono alcune criticità che ostacolano un      rando che l’Italia possiede invece una
    preparazione al riciclo, sia in termini di   più forte decollo del settore. In primis,    più che ben sviluppata industria delle
    numero di imprese che di valore del-         il basso livello di verticalizzazione e in-  macchine agro-alimentari (da cui deri-
    la produzione e di occupati. Il sistema      tegrazione: l’anello della “preparazione     vano le macchine più semplici per sele-
    industriale manifatturiero si mantiene       al riciclo”, che è cruciale per trasforma-   zione e vagliatura dimensionale) e una
    anche laddove conosce una stagnazio-         re i flussi provenienti dalla raccolta in    importante industria opto-elettronica
    ne o una riduzione dei volumi produt-        materie seconde recuperabili nei cicli       e robotica fondamentale per le applica-
    tivi fortemente ricettivo rispetto alle      manifatturieri (o agronomici o di pro-       zioni più delicate di raffinazione.
    materie seconde, che costituiscono in        duzione di combustibili alternativi), ha     Come anche in altri settori ambientali,
    alcuni settori (soprattutto metallurgi-      solo in parte superato una dimensione        benché l’Italia sia il primo o il secon-
    ci) ormai la totalità della materia prima    artigianale e ha una integrazione molto      do produttore da riciclo in Europa, la
    e che in tutti i settori vedono cresce-      parziale sia a valle con l’industria ma-     tecnologia è pressoché totalmente di
    re la loro quota anche con l’apertura        nifatturiera di riciclo che a monte con      importazione (da operatori tedeschi,
    di nuove filiere di business e linee di      i servizi di raccolta.                       americani, francesi, norvegesi, etc).
    prodotto.                                    Uno dei casi più rilevanti è quello del-     L’assenza di un interscambio locale
    Il riciclo diventa “mainstream” e anche      le attività di riciclo degli inerti, per le  tra produttori di tecnologie e operato-
    settori che erano stati tradizionalmen-      quali vi sono amplissime potenzialità        ri costituisce comunque un handicap
    te diffidenti in particolare l’arredamen-      di sviluppo, ma che non si sono ade-         per l’ottimizzazione dei processi e per
    to, dalla produzione di mobili a quello      guatamente integrate né con le indu-         lo studio di innovazioni dedicate an-
    di piastrelle cominciano a ricorrere in      strie edili di infrastrutture né con l’in-   che a produzioni specifiche italiane. A
    maniera più consistente a materiale di       dustria del cemento e calcestruzzo. In       questo quadro si aggiunge ancora una
    recupero, anche nelle produzioni di fa-      un ambiente comunque concorrenzia-           difficile implementazione delle regola-
    scia alta (ad esempio, gli agglomerati       le e con molteplicità di operatori, una      mentazioni (finalmente diventate ese-
    di quarzite o l’arredamento di design).      maggiore integrazione potrebbe favori-       cutive) del green public procurement
    Prosegue una forte qualificazione tec-       re una più forte industrializzazione e       come attivatore dell’industria specia-
    nologica in molti processi, in partico-      l’acquisizione di risorse tecnologiche e     lizzata di riciclo. Per la gran parte dei
    lare quelli attinenti alla selezione delle   finanziarie necessarie a una maggiore        materiali recuperati, soprattutto dai
    materie plastiche e al loro riciclo indu-    specializzazione e produttività, senza       rifiuti speciali, esistono mercati talora
    striale e quelli legati al trattamento dei   il rischio della creazione di situazioni     anche ben consolidati nell’industria
    rifiuti di apparecchiature elettriche ed     oligopolistiche. C’è poi la dipendenza       manifatturiera.
    elettroniche e di recupero dei metalli       tecnologica: nei settori tecnologica-        Per alcuni flussi non irrilevanti inve-
    preziosi, due settori rilevanti non solo     mente più esigenti della preparazione        ce, i mercati debbono essere costruiti.
    per i flussi di rifiuti urbani, ma anche
    di rifiuti speciali. Altro elemento di
    forza è costituito dall’efficienza e com-
    petitività dello specifico anello della
    preparazione al riciclo. Tutti gli indi-
    catori di efficienza tecnica ed econo-
    mica dell’industria di preparazione al
    riciclo sono largamente competitivi in
    un quadro europeo. Mentre il settore
    della raccolta, dominato dalla presenza
    di aziende di gestione dei rifiuti urbani
    largamente inefficienti, mostra eviden-
    ti segni di bassa produttività (i rifiuti
    raccolti per addetto sono circa la metà
    di quelli della Francia o della Germa-
    nia), nel settore della preparazione al
    riciclo molto competitivo e tutto ri-
    volto al mercato l’industria italiana ha
    tra i più alti indici di produttività eu-

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