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giunto a fine vita. Infatti FCA, sia in Italia che in Europa, sempre e comunque che i veicoli a fine vita vengano avvia-
ha seguito da vicino e promosso attivamente la nascita e la ti a processi di riutilizzo, riciclaggio e recupero energetico
crescita di vere e proprie reti nazionali di operatori quali- capaci di trasformare gli scarti in risorse, in un’ottica pie-
ficati (demolitori, frantumatori e operatori del settore del namente “circolare”.
riciclaggio) in grado di assicurare al cliente finale il ritiro a Infine, in numerosi Paesi extra-europei FCA garantisce il
“costo zero” del proprio veicolo a fine vita e il corretto trat- rispetto degli obblighi normativi sul riciclaggio dei veicoli,
tamento secondo standard di elevata qualità ambientale. soprattutto in quei mercati in cui esiste una specifica leg-
In Italia, sin dal 2008 FCA ha coordinato le attività dell’Ac- ge (Turchia e Serbia, ad esempio), oltre a proseguire nello
cordo di Programma Quadro sulla gestione dei veicoli fuori sforzo di monitorare costantemente altri 50 mercati dislo-
uso tra filiera industriale e Pubblica Amministrazione (10 cati nei vari continenti in cui si sta diffondendo sempre
Associazioni e oltre 3.500 singole aziende hanno lavorato più il principio della Responsabilità Estesa del Produttore
insieme nell’Accordo di Programma Quadro sulla gestione (EPR, Extended Producer Responsibilty), che coinvolge
dei veicoli fuori uso), iniziativa che ha permesso il raggiun- direttamente il costruttore e l’importatore nel farsi carico
gimento dei target di riciclaggio e riuso dei veicoli a fine degli oneri ambientali del trattamento dei veicoli immessi
vita richiesti al nostro Paese dalla normativa comunitaria e sul mercato.
nazionale, e ha avviato parallele iniziative di Ricerca & Svi-
luppo al fine di trovare nuovi mercati di sbocco per i mate- UNO SGUARDO AL FUTURO
riali smontati e riciclati. Sul mercato italiano la compliance
legale di FCA di fronte agli obblighi della gestione fine vita In questi anni di avanguardia sui temi del riciclaggio, FCA
veicolo è assicurata da un network di più di 280 aziende ha anche maturato significative esperienze di Ricerca &
di demolizione, selezionate e diffuse omogeneamente sul Sviluppo, soprattutto focalizzate su progetti finalizzati a
territorio, caratterizzate da un elevato grado di attenzione trovare un mercato di sbocco ai materiali provenienti da
agli adempimenti normativi e ai migliori standard qualita- veicoli a fine vita, quali, ad esempio, gli pneumatici fuo-
tivi (oltre il 50% di tali soggetti economici è in possesso di ri uso (da cui si possono recuperare polverino di gomma,
almeno una certificazione in materia di qualità, sicurezza, materiale tessile e metallo ferroso), alcuni componenti
etica e ambiente). Ogni anno in Italia circa 1.000.000 di vei- plastici di particolare pregio economico (le coppe ruota in
coli vengono demoliti che equivalgono ad oltre 1.000.000 poliammide) e, più recentemente, le batterie al litio di cui
di tonnellate di differenti materiali; l’85% in peso di tali sono dotate le vetture ibride ed elettriche di FCA già in
componenti e materiali vengono riusati e/o riciclati e sono produzione.
la materia prima fondamentale delle acciaierie a forno ad E al fine di rendere ancora “più circolare” il ciclo di vita
arco e delle fonderie presenti in Italia. Sulla base di questi delle proprie vetture, vale anche la pena ricordare i vari
dati si può affermare che i veicoli sono sicuramente tra i contributi di proposte e approfondimenti elaborati da FCA
beni durevoli più riciclati e il mondo dell’automobile un in sede nazionale e internazionale per individuare concre-
esempio vincente di Circular Economy. te soluzioni alla problematica dell’esportazione dei veicoli
Negli altri mercati europei, FCA è in grado di assicurare destinati a demolizione, fenomeno che causa un’evidente
al cliente finale il ritiro gratuito e il successivo riciclaggio e significativa sottrazione di grandi quantità di materiale
del veicolo fuori uso mediante diverse modalità di colla- che sarebbe invece destinato ai centri di demolizione, che
borazione commerciale e organizzativa con i vari soggetti re-immettono nel mercato ricambi usati e centinaia di mi-
della filiera del fine vita del veicolo a fine vita, garantendo gliaia di tonnellate di rottami di ferro necessari all’indu-
stria siderurgica nazionale.
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