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di Luigi Piscitelli

    Aamps Livorno risanata,
    numeri oltre attese

    La società di gestione dei rifiuti
    partecipata al 100 per cento dal
    Comune di Livorno è riuscita a evitare
    un fallimento che solo due anni fa
    sembrava inevitabile. Merito del grande
    lavoro di squadra tra vertici aziendali,
    tribunale e amministrazione pubblica

    Sembrava un’azienda avviata inesorabilmente verso il              Dottor Castelnuovo, quando vi siete insediati in che
          fallimento. E invece, a poco più di anno di distanza        condizioni avete trovato l’Aamps?
          dall’azzeramento dei vertici e dalla nomina del nuovo       Il nostro insediamento è avvenuto il 22 gennaio dello scorso anno
    Cda, per la prima volta dopo tre esercizi consecutivi chiusi      quando la situazione era piuttosto esplosiva sia per la polemica po-
    in passivo l’Aamps (Azienda ambientale di pubblico ser-           litica che aveva raggiunto proporzioni nazionali sia per la pressione
    vizio) di Livorno ha chiuso il 2016 in utile. Non solo, nel       locale. Basti pensare che la mattina del nostro arrivo abbiamo tro-
    marzo scorso il tribunale del capoluogo toscano ha anche          vato i dipendenti con le bare fuori dal Comune e la data di morte
    disposto l’omologa del concordato preventivo, sancendo di         della società incisa sopra. L’azienda aveva un male che veniva da
    fatto il salvataggio della società di gestione dei rifiuti parte-  lontano, in parte dovuto a una vecchia legge che ha causato molti
    cipata al 100 per cento dal Comune.                               danni al sistema dei rifiuti, in quanto trasferiva il rischio di credito
    Un risultato raggiunto grazie al lavoro congiunto di politi-      in capo alle concessionarie. Nel 2012, però, si passò al regime attua-
    ca, potere giudiziario e, ovviamente, vertici societari, gui-     le della Tari, grazie al quale l’azienda incassa ora direttamente dal
    dati dal Presidente Federico Castelnuovo. A lui e al consi-       Comune il costo del servizio, smettendo così di accumulare debito.
    gliere di amministrazione Paola Petrone abbiamo chiesto           Questo però non è bastato affinché le cose prendessero
    di raccontarci come sia stato possibile risollevare le sorti      una piega diversa.
    di una società che, ad oggi, ha un fatturato di 41 milioni di     L’ottima manovra finanziaria di riscadenziamento del debito dei
    euro e dà lavoro a circa 280 addetti.                             fornitori fatta all’epoca, non essendo stata seguita da un intervento

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