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in cui si denuncia la grave crisi ecologica in atto nel Pia-             mana, formatasi all’Accademia di Belle Arti di Roma come
neta e il ridotto spazio d’azione dell’umanità per evitare la            scenografa. Dopo diverse esperienze nel campo del cine-
catastrofe, i due registi si sono lanciati in un’avventura on            ma, del teatro, dell’interior design è passata dal decorare
the road alla ricerca di una ricetta per scongiurare il disastro         gli ambienti pubblici e privati allo studio dell’ornamento
ambientale. E lo hanno fatto attraversando Europa e Stati                del corpo. Da diversi anni ha aperto un laboratorio a Tra-
Uniti per raccogliere gli esperimenti più riusciti nei campi             stevere, cuore antico della capitale, dove disegna e realizza
dell’agricoltura, energia, urbanistica, economia e istruzione.           le sue linee di gioielli. Si tratta di oggetti particolari, spesso
“Non esistono economie perfette o modelli economici perfetti, ma esi-    lontani da modelli tradizionali, dove gli elementi caratte-
ste una nuova visione del mondo in cui tutto è collegato. La situazione  rizzanti sono la costante sperimentazione sui materiali e la
complessiva ambientale è delicata ma non è troppo tardi per cambia-      realizzazione manuale. Ha partecipato a diverse mostre di
re le cose. Bisogna agire senza perdere altro tempo. Le soluzioni ci     artigianato e design ed è presente con alcune creazioni, nei
sono, se uniamo le forze allora sì che possiamo cominciare a cambiare    bookshop di prestigiosi musei nazionali e esteri.
il mondo”.                                                               Patrizia Della Peruta di PAGE Diamania con l’opera deno-
                                                                         minata MOVIE CUP per il film, scultura realizzata con vec-
  Contenitore in plastica riciclata di Laura Buffa                        chie diapositive e decorata con pellicola fotografica (altezza
                                                                         20 cm, larghezza 12 cm) di Upcycling, Riciclo creativo del-
Riflettori puntati anche sulle opere realizzate da artisti                le diapositive, Eco
poliedrici.                                                              fashion e Design.
Laura Buffa è fondatrice di ALTER EQUO, una linea di bi-                  PAGE Diamania,
joux e complementi d’arredo ECO realizzati con la plasti-                un brand dedicato
ca PET delle bottiglie raccolte sulle spiagge e nelle strade,            alla elaborazione
igienizzate, lavorate a caldo e trasformate in nuovi oggetti             delle “vecchie” dia-
artistici. Dopo la laurea in Lingue, ha seguito le rotte del             positive, cercando
Made in Italy e dei suoi studi sulla Diversity fino in Califor-           di dare loro un’al-
nia dove ha lungamente vissuto e lavorato. Dal 2010 si de-               tra vita, modifican-
dica alla produzione di up-cycling per promuovere cultura                dole nella forma e
sostenibile nei sistemi di approvvigionamento delle mate-                nei colori, utiliz-
rie, produzione e distribuzione. I suoi prodotti privilegiano            zando tecniche e
lo slow design di qualità, con l’ambizione di rappresentare              strumenti diversi
un “Made in Italy 3.0” in grado di garantire il benessere di             (decoupage, aero-
chi produce e di chi fruisce.                                            grafo, colori acrilici
Anna Retico con l’opera PESCE CD è una designer ro-                      ad acqua, fusio-
                                                                         ne…) per creare ac-
  Pesce CD di Anna Retico                                                cessori moda e pic-
                                                                         coli complementi Movie Cup 2017 di Patrizia Della Peruta
                                                                         d’arredo. L’oggetto
                                                                         di uso comune, fermo immagine dei momenti passati, che
                                                                         ritorna, nonostante l’epoca del digitale, a farci compagnia.
                                                                         Michele Welke, nato nel 1984 ad Ascoli Piceno, vive e la-
                                                                         vora a Roma, laurea con lode presso l’Accademia di Bel-
                                                                         le Arti di Roma. Partecipa a diverse collettive dal 2009 in
                                                                         importanti gallerie nazionali. Nel 2012 è selezionato dalla
                                                                         commissione DIVAG per il Polo Museale Romano del Mi-
                                                                         nistero dei Beni Culturali. Finalista del Premio Combat,
                                                                         segnalato nel Premio Celeste - Celeste Prize 2013. Il suo
                                                                         lavoro mira all’osservazione delle relazioni e i processi
                                                                         che ci sono tra le cose e nelle cose. Questo fare, attraverso
                                                                         elementi e materiali in contrasto, rivela un corpus unico e
                                                                         un’identità che contiene in se una molteplicità. È l’atten-
                                                                         zione alla connessione che c’è tra le cose e alla condizione
                                                                         umana in relazione ad esse.

                                                                         Grazie a tutti per l’entusiasmo e la partecipazione.
                                                                         Arrivederci all’edizione 2018!

                                                                                                                                             33
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