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IMPATTI SULLA DISPONIBILITÀ DI CIBO                                  lazione dei raccolti dalle coltivazioni di grano, riso, mais e
                                                                         soia in 112 luoghi di 18 paesi, con il clima attuale e con un
    Numerosi sono gli studi che hanno stimato l’impatto dei              clima modificato in seguito al raddoppio delle concentrazio-
    cambiamenti climatici già avvenuti sulla produzione globa-           ni di CO2 in atmosfera (Rosenzweig e Parry, 1994). I risulta-
    le di cibo. Ad esempio, un’importante studio (Lobell et al.,         ti indicavano che l’aumento della concentrazione di CO2 in
    2011) ha valutato in modo dettagliato i dati delle rese delle        atmosfera avrebbe potuto far aumentare la produttività di
    prime quattro produzioni alimentari, che forniscono il 75%           gran parte delle coltivazioni, accelerando la fotosintesi e mi-
    delle calorie consumate a livello globale. I risultati mostrano      gliorando l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua. Ricerche suc-
    che, nel periodo 1980-2008, la resa agricola mondiale è calata       cessive, basate su esperimenti sul campo (Long et al., 2006),
    del 3,6% per il mais, del 5,5% per il grano e in misura minore       su una più approfondita conoscenza degli effetti del clima
    per la soia; per il riso, l’aumento delle rese nelle aree coltivate  sulla fisiologia delle piante, su modelli e parametrizzazioni
    non tropicali è compensato dalla diminuzione delle rese nelle        più complessi, con maggiore potenza di calcolo e set di dati
    aree tropicali (Lobell et al., 2011). La rassegna effettuata nel     disponibili, hanno ridimensionato i risultati dello studio
    Quinto Rapporto IPCC ha mostrato che i recenti andamenti             pioneristico di Rosenzweig e Parry, mostrando la sensitività
    climatici hanno influenzato negativamente la produzione di           dei risultati alla struttura delle parametrizzazioni e ai valori
    grano, mais e riso in molte regioni, mentre sulla soia le varia-     dei parametri usati (Asseng et al., 2013). Studi di grande
    zioni sono meno rilevanti. Pur se l’aumento delle concentra-         importanza, come quelli di Parry et al. (2007), Cline (2007),
    zioni di CO2 e delle temperature può teoricamente favorire           Lobell et al. (2011) e Knox et al. (2012), hanno delineato un
    le produzioni agricole alle alte latitudini, secondo l’IPCC gli      quadro coerente sugli impatti dei cambiamenti climatici sul-
    impatti negativi sulle coltivazioni sono stati a scala globale       la produttività e sulla produzione delle coltivazioni. A livello
    più comuni di quelli positivi (IPCC, 2014a). Anche la stima          generale, ci si aspetta che l’aumento della temperatura porti
    delle future variazioni delle produzioni di cibo, in corrispon-      benefici alle attività agricole alle alte e medie latitudini (dai
    denza a diversi scenari di riscaldamento globale, è un tema          tropici ai poli), con l’espansione delle aree idonee per le col-
    molto presente nella letteratura scientifica.                        tivazioni, l’allungamento del periodo di crescita delle rese;
    Il primo aspetto considerato è l’effetto delle variazioni del        benefici, questi, contrastati dall’aumento della frequenza
    clima sulla fisiologia delle piante da coltivazione, quindi          degli eventi estremi, come le ondate di calore, di siccità o
    sul loro sviluppo e la conseguente produzione di cibo. Si            l’aumentato delle precipitazioni intense e delle inondazioni.
    tratta di ricerche basate su simulazioni condotte utilizzan-         Secondo molti studi, la produzione dovrebbe aumentare nel
    do modelli climatici accoppiati a scenari di concentrazioni          nord Europa, ma diminuire in Africa e Sudamerica. La pro-
    di CO2 in atmosfera e a modelli (generalmente piuttosto              duttività delle coltivazioni sarà influenzata negativamente
    semplificati, basati su parametrizzazioni) in grado di de-           nelle aree tropicali, dove, per la riduzione dell’umidità dei
    scrivere la risposta fisiologica delle piante alle variazioni di     suoli, alcune aree potrebbero diventare inadatte alle colti-
    CO2, di temperatura e di disponibilità di acqua. L’aumen-            vazioni. L’aumento di temperatura potrà inoltre ampliare
    to nella fotosintesi delle piante esposte a livelli maggiori di      lo spazio d’azione di molti parassiti agricoli e aumentare la
    concentrazioni di CO2 conduce normalmente allo sviluppo              capacità dei parassiti di sopravvivere l’inverno e attaccare le
    di piante più vigorose e all’ottenimento di rese più alte, in        colture primaverili (Schmidhuber e Tubiello, 2007).
    particolare nelle piante C3 (in cui il primo composto orga-          Un risultato comune, evidenziato anche dai rapporti IPCC,
    nico della fotosintesi è una catena carboniosa a 3 atomi di          è che gli impatti in termini di modifica della produzione di
    carbonio), che comprendono la maggior parte dei cereali,             alcuni prodotti alimentari a livello regionale saranno più
    legumi, colture foraggere e piante da frutto. Le piante C4           pesanti tanto più rilevante sarà l’aumento delle temperatu-
    (mais, sorgo, miglio, canna da zucchero, ecc.) hanno invece          re. Mente secondo l’IPCC c’è da attendersi un aumento dei
    un processo fotosintetico più efficiente di quello delle piante      raccolti negli ambienti più freddi, negli ambienti più caldi
    C3, e rispondono in modo meno marcato agli aumenti della             i fattori di stress che potrebbero portare a una diminuzio-
    concentrazione atmosferica della CO2 (Taub, 2012). L’effet-          ne dei raccolti sono non solo fenomeni di stress da calore,
    to dell’aumento della concentrazione di CO2 sulla crescita           ma anche l’aumento delle invasioni di insetti, l’aumento del
    e la resa dipendono anche da altri fattori, quali la specie, lo      pericolo di incendi, l’erosione del suolo, nonché, in alcune
    stadio di crescita e da pratiche colturali che rendono dispo-        zone, l’aumento della salinizzazione delle acque di irrigazio-
    nibili fertilizzanti e acqua; riguardo a quest’ultimo aspetto,       ne. Secondo la sintesi effettuata dagli studiosi dell’IPCC, si
    diversi sono i fattori in gioco, che possono portare sia a una       stima che, globalmente, l’agricoltura e l’approvvigionamen-
    riduzione (minor conduttanza stomatica) che a un aumento             to alimentare nelle regioni alle basse latitudini, prevalente-
    (maggiore richiesta evaporativa) dell’uso dell’acqua da parte        mente paesi poveri in via di sviluppo, risentiranno anche di
    delle colture (Bindi et al., 2014).                                  modesti livelli di innalzamento della temperatura.
    La prima valutazione globale degli impatti potenziali dei            La conclusione importante su cui si può quindi rilevare un
    cambiamenti climatici sulle coltivazioni risale al 1994, quan-       consenso nella letteratura scientifica è che le grandi aree del
    do Rosenzweig e Parry pubblicarono su Nature una simu-

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