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di Lucia Bitto - Avvocato in Milano, Legal Advisor Elettricità Futura

    Il premio made in UE
    e le certificazioni false:
    un’altra vittoria
    per gli incolpevoli
    produttori fotovoltaici

    Con una recente sentenza delle Sezioni                              ni contraffatte per accedere al premio “made in UE”. Ma
    Unite, la Corte di Cassazione ha dato                               facciamo un passo indietro. Il Decreto del Ministro dello
    ragione ai produttori fotovoltaici che                              Sviluppo Economico 5 maggio 2011, (meglio noto come
    erano stati “vittime” della truffa delle                            IV Conto Energia) ha disciplinato l’incentivazione della
    false certificazioni sulla provenienza                               produzione di energia da fonte fotovoltaica per gli impian-
    europea dei pannelli. I produttori                                  ti fotovoltaici entrati in esercizio in data successiva al 31
    fotovoltaici potranno, pertanto,                                    maggio 2011. L’articolo 11, comma 2, lettera b), del DM
    conservare l’incentivo base, poiché                                 prevedeva che avrebbero potuto beneficiare delle tariffe
    la truffa delle certificazioni contraffatte                          incentivanti gli impianti conformi alle norme tecniche ri-
    riguardava unicamente l’accesso                                     chiamate nell’Allegato 1 al DM e i cui pannelli, tra l’altro,
    al premio “made in Ue”                                              fossero certificati in accordo con le norme CEI indicate dal
                                                                        medesimo DM. L’Allegato 1, poi, precisava che i moduli
    La sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazio-            avrebbero dovuto essere provati e verificati da laboratori
         ne ha nuovamente dato ragione ai produttori fotovol-           accreditati, e che gli impianti fotovoltaici e i relativi compo-
         taici, “vittime” della nota truffa delle certificazioni false  nenti avrebbero dovuto rispettare le prescrizioni tecniche
    che attestavano la provenienza europea dei pannelli, che            contenute, tra l’altro, nella norma CEI 50380, per la quale
    possono ora definitivamente sperare di conservare l’incen-          «tutte le etichette e le targhe sono in materiale duraturo dentro o
    tivo base anche a fronte della produzione delle certificazio-       sopra il modulo fotovoltaico […] una identificazione con numero
                                                                        di serie contenente il nome del costruttore ed il numero di serie deve
                                                                        essere apposta in modo tale da non essere amovibile».

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