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di Gianluca Lattanzi - gianluca.lattanzi@bea-consultancy.com

    Analisi di rischio ambientale:
    aspetti generali e valutazioni

    L’analisi di rischio ambientale
    è una procedura indispensabile
    per l’individuazione e la
    definizione delle potenziali
    contaminazioni presenti in un
    sito. Questa deve includere il
    calcolo delle Concentrazioni
    Soglia di Rischio (CSR) e la
    definizione dei possibili ed
    eventuali obiettivi di bonifica
    da realizzare nelle aree
    interessate dall’analisi

    Il processo di Analisi di Rischio ambientale è definito dal                Ambientale, contenente le caratteristiche chimico-fisiche e
       D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico, Norme in materia ambientale),             tossicologiche delle varie sostanze inquinanti (ultimo aggior-
       dalle successive modifiche e integrazioni previste dal D.Lgs. 04/2008    namento a oggi è quello del 13/03/2015).
    (Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo
    3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale), e dal         CHE COS’È L’ANALISI DI RISCHIO AMBIENTALE?
    D.M. 31/2015. Oltre a tali norme e a quanto riportato nei vari
    allegati alle stesse, sono presenti apposite linee guida redatte           Preliminarmente alla definizione di Analisi di Rischio (di
    da Enti di riferimento, quali l’ISPRA (Istituto Superiore per la           seguito AdR), risulta importante richiamare cosa sono le
    Protezione e la Ricerca Ambientale) e l’ISS (Istituto Superio-             CSR, ovvero le Concentrazioni Soglia di Rischio, e cosa le
    re Sanità), dalle Regioni e dalle Agenzie Regionali Protezione             contraddistingue dalle CSC, ovvero le Concentrazioni Soglia
    Ambientale (ARPA); in particolare, si richiamano i “Criteri                di Contaminazione, definite dal D.Lgs. 152/2006 per ogni
    per la Validazione dei parametri contenuti nell’Analisi di Rischio sito    contaminante; rilevante diverrà, inoltre, la definizione e la
    specifica”, redatti da APAT e nel quale si ritrovano importan-              distinzione di un sito inquadrato come “potenzialmente con-
    ti indicazioni sui procedimenti e sui valori da associare alle             taminato, contaminato o non contaminato”. Quando si parla di
    variabili di sito, il documento denominato “Appendice V Appli-             un sito “potenzialmente contaminato”, si individua un’area
    cazione dell’Analisi di Rischio ai Punti vendita carburante”, relativa-    ben definita dove uno o più valori di concentrazione delle so-
    mente alle situazioni riscontrabili nei distributori carburan-             stanze inquinanti, rilevate dalle indagini di caratterizzazione
    te, e la banca dati ISS-INAIL per Analisi di Rischio Sanitario             o preliminari, risultino superiori ai valori di CSC normative
                                                                               in relazione alla destinazione d’uso specifica. Successivamen-

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