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Sopra, sorgenti primarie di inquinamento, fusti e taniche
    con sostanze pericolose. A dx, valutazione di un bersaglio
    di rischio rappresentato da un ambiente naturale

    corrette procedure di messa in sicurezza e bonifica risultano       La procedura di AdR può essere condotta in due modalità,
    temi molto importanti ai fini di garantire una maggior tutela       ovvero nella modalità diretta (forward mode) o nella moda-
    delle risorse naturali e della nostra salute. Nel campo ambien-     lità inversa (backward mode). La modalità diretta permette
    tale, la valutazione del rischio, o analisi di rischio, connessa    di stimare il rischio sanitario per il recettore considerato, che
    a un sito inquinato risulta, allo stato attuale, una delle proce-   può essere ubicato in prossimità dell’area sorgente (on-site)
    dure più avanzate per la valutazione del grado di contamina-        o a una certa distanza da essa (off-site), il tutto conoscendo
    zione di un’area e per la definizione degli eventuali interventi    la concentrazione degli inquinanti in corrispondenza della
    di ripristino e bonifica da realizzare, fissando gli obiettivi da   sorgente di contaminazione. La modalità inversa permette il
    raggiungere. In linea generale, nel caso di siti potenzialmente     calcolo della massima concentrazione in sorgente compatibile
    contaminati il rischio si identifica come il fattore di perico-     con la condizione di accettabilità del rischio, il tutto avendo,
    losità dovuto dalle caratteristiche di tossicità/cancerogenicità    invece, fissato il livello di rischio per la salute ritenuto accet-
    dell’inquinante presente nell’area in oggetto e dal fattore di      tabile per il recettore esposto. Per svolgere una AdR si rende
    contatto con lo stesso da parte di un potenziale recettore, in      necessario individuare quello che viene definito come il “Mo-
    funzione della portata e del tempo di esposizione. Entrano          dello Concettuale del Sito” (MCS), ovvero la ricostruzione,
    quindi in gioco una moltitudine di fattori, tra cui il tipo di      l’individuazione e la parametrizzazione matematica degli ele-
    inquinante con le proprie caratteristiche, i meccanismi di tra-     menti principali dell’area in oggetto, partendo dall’individua-
    sporto, i valori delle concentrazioni riscontrate nelle differenti  zione della sorgente di contaminazione, dalle caratteristiche
    matrici ambientali, la sensibilità dei recettori (adulti, bambi-    degli inquinanti presenti, dai percorsi di migrazione degli
    ni, ambiente, etc.) correlata al tempo di esposizione a tali in-    inquinanti attraverso le matrici ambientali, i terreni, le fal-
    quinanti; inoltre, il calcolo del rischio si differenzia a seconda  de idriche, etc. e dai bersagli o recettori della contaminazione
    che l’inquinante sia classificato come cancerogeno oppure           presenti internamente o anche esternamente al sito. Il model-
    non-cancerogeno. Per la realizzazione di tutte queste elabo-        lo concettuale esplicita, quindi, i legami tra le varie compo-
    razioni, si utilizzano degli adeguati software, appositamente
    sviluppati, che riescono a considerare e mettere insieme tutte
    le informazioni inserite, attraverso appositi algoritmi, resti-
    tuendo i valori di rischio e il calcolo delle CSR; tra i software
    più riconosciuti e utilizzati ritroviamo RBCA Tool Kit, Risk-
    net e Giuditta.

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