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la redazione

          Autostrada del Brennero
           e la sfida dell’idrogeno

         Il primo impianto di produzione e distribuzione di idrogeno da fonti rinnovabili
        di energia in Italia ha sede a Bolzano. A volere e sostenere la sua realizzazione,
     Autostrada del Brennero S.p.A., società da sempre impegnata nella creazione di una
       mobilità sempre più sostenibile e nella diffusione di fonti energetiche alternative

    Secondo le stime fornite dall’Unione Europea, nel 2030          “L’edificio – come raccontato dal Direttore Tecnico Genera-
          circoleranno nel nostro continente oltre 16 milioni di    le di Autostrada del Brennero, Carlo Costa – è stato realiz-
          veicoli a idrogeno, con una graduale sostituzione, en-    zato nel 2014 ed è in grado di sostituire 525.000 litri di benzina
    tro il 2050, di almeno il 40% del petrolio utilizzato come      o 440.000 litri di diesel all’anno e, a regime, produce 240 normal
    carburante. Autostrada del Brennero, consapevole della          metri cubi di idrogeno all’ora, per un totale annuo di oltre 2 milioni
    sua responsabilità verso il territorio e le generazioni futu-   di metri cubi di combustibile pulito. Una produzione che ad oggi
    re, ha messo in campo negli anni numerose iniziative volte      riesce ogni giorno ad alimentare una ventina di autobus o 800 au-
    alla creazione di una mobilità sempre più sostenibile, inve-    tovetture. La potenza elettrica necessaria è calcolata in 1000 kWh
    stendo nella promozione e nell’impiego di fonti alternative     di corrente verde idroelettrica e il risparmio, in termini ambientali,
    e nel contenimento dell’impatto ambientale, attraverso la       è di oltre 1 milione e 600.000 kg di anidride carbonica non emes-
    realizzazione di un impianto di produzione, stoccaggio e        sa in atmosfera”. Costato circa 9,6 milioni di euro, di cui
    distribuzione di idrogeno. Farsi carico della realizzazione     4,5 investiti da Autostrada del Brennero e oltre 5 milioni
    del primo impianto pilota in Italia rappresenta, per la So-     messi a disposizione del Fondo Europeo per lo Sviluppo
    cietà che gestisce l’A22, gettare le basi per un futuro a zero  Regionale, il complesso si compone di tre edifici e rap-
    emissioni con benefici sull’intero ecosistema, garantendo       presenta il primo passo concreto in favore di una mobilità
    la distribuzione territoriale di idrogeno e creando le con-     autenticamente e concretamente sostenibile. Attraverso
    dizioni necessarie per contribuire in modo strategico alla      questo progetto, l’A22 permetterà anche alla parte italiana
    diffusione di un nuovo concetto di mobilità.                    dell’asse tra Modena e Monaco di Baviera di essere dotata

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