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della filiera e istituzioni, per discutere delle opportunità mato Riccardo Vanelli - Commercial Unit Head di Syn-
di rilancio relative al comparto del mais nel nostro Paese, genta Italia. “Sono fermamente convinto che iniziative di questo
quali sono le sue principali problematiche e quali le solu- tipo ci indichino la giusta direzione per favorire uno sviluppo dell’a-
zioni per il futuro. Quest’anno, l’incontro intitolato “Mais gricoltura italiana, e non solo della filiera del mais, in un’ottica di
in Italy: un percorso di rilancio della filiera del mais basata su pro- competitività, profittabilità e sostenibilità.”
duttività, sostenibilità e innovazione” è stato l’occasione per si-
glare un Protocollo d’Intesa fra Syngenta e Confagricol-
tura volto a promuovere la diffusione e l’implementazione
del programma Mais in Italy, a testimonianza del valore
di questo progetto. Mais in Italy è stato infatti identifica-
to da Confagricoltura come uno strumento estremamen-
te efficace per raggiungere gli obiettivi del miglioramento
della produttività agricola, la diffusione delle buone prati-
che agricole a supporto della biodiversità, la promozione
e diffusione di programmi di formazione dedicati all’uso
sostenibile dei mezzi tecnici in agricoltura e tutte le attività
che contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi per lo
Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG), sottoscrit-
ti con l’Agenda 2030. “La produzione maidicola nazionale si è
contratta del 40 per cento negli ultimi dieci anni e abbiamo quintu-
plicato le importazioni” ha ricordato il Presidente di Confa-
gricoltura, Massimiliano Giansanti. “Dobbiamo recuperare
terreno, e il protocollo “Mais in Italy” punta proprio a valorizzare
la produzione di mais italiano, migliorandone la qualità e la pro-
duttività al fine di promuovere la produzione interna rispetto alle
importazioni.” In conseguenza di questa scelta, le due par-
ti si impegnano concretamente nella congiunta diffusione
del programma presso tutti gli stakeholder, nella ricerca di
fonti di finanziamento derivanti da programmi di supporto
europei, nazionali e regionali e in attività di comunicazione
a supporto del programma stesso. “Siamo molto soddisfatti
della firma di questo Protocollo d’Intesa e dell’apprezzamento che
Mais in Italy ha ricevuto da parte di Confagricoltura” ha affer-
tra Riccardo Vanelli, CU Head Syngenta Italia, Luigi Radaelli, Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, nel panel “Agricoltura: Scienza
Amministratore Delegato Syngenta Italia, e Massimiliano o Magia?”, per raccontare l’evoluzione dell’agricoltura e come
Giansanti, Presidente Nazionale di Confagricoltura. solo attraverso l’innovazione, che da sempre la caratterizza, sia
Nella splendida cornice del Teatro Bibiena, sabato 19 maggio possibile affrontare le sfide a cui il nostro Pianeta è sottoposto.
l’irriverente giornalista e divulgatore scientifico Antonio Mauro Coatti, Technical Support Head Italy, è stato poi tra i
Pascale ha coinvolto in un talk show ironico, ma scientificamente protagonisti di Open Innovation per creare valore e competere sul
puntuale, dal titolo “Di che agricoltura abbiamo bisogno?”, alcuni mercato, l’evento organizzato in collaborazione con Confagricoltura,
protagonisti del mondo agroalimentare, per approfondire alcune Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e Banca
delle tematiche che tanto preoccupano i consumatori di oggi. È Intesa San Paolo per sottolineare come innovazione e tecnologia
stata così la volta, prima di Donatello Sandroni, ecotossicologo abbiano cambiato il modo di fare agricoltura. Mauro Coatti, partendo
e giornalista, e Giorgio Donegani, tecnologo alimentare, dall’impegno di Syngenta di proporre sempre soluzioni innovative e
esperto di nutrizione ed educazione alimentare, che nel panel concrete agli imprenditori agricoli, ha presentato i passi avanti nella
“L’agricoltura mi nutre o mi avvelena?” hanno cercato di indagare strada della digital agriculture, grazie all’uso delle tecnologie messe
le ragioni per cui i consumatori siano spaventati da un’agricoltura a punto per ciascuna delle filiere in cui Syngenta è impegnata.
che, in definitiva, è molto più sicura del passato. Successivamente, Infine, durante i tre giorni della manifestazione, nelle piazze
Pascale ha coinvolto Michele Morgante, genetista dell’Università principali di Mantova e nei luoghi più belli dedicati al Festival, sono
degli studi di Udine, e Marco Trevisan, Preside della Facoltà stati allestiti alcune composizioni di Petunia da Talea bianca di
di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Syngenta, che hanno rallegrato e colorato in modo elegante la città.
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