Page 78 - ambiente_112
P. 78
la Gdo tedesca – a volte (come nel caso della certificazione cedure di verifica e accreditamento, anche la comunicazione
LEED per la ceramica Made in Italy) può rappresentare uno dei risultati e degli obiettivi al pubblico: serve a questo la di-
stimolo alla qualificazione, con importanti vantaggi non solo chiarazione ambientale dell’EMAS. Dichiarazione che diven-
in termini di nuovi mercati, ma anche di innovazione e com- ta un’arma a doppio taglio per la reputazione, se gli obiettivi
petitività. dichiarati non vengono raggiunti e la certificazione decade.
Un’ulteriore distinzione riguarda il campo di applicazione Tra i vantaggi di questo tipo di certificazioni, sicuramente
degli standard, che può essere relativo al sistema di gestione o il fatto che lo Stato gli riconosce di solito (non sempre) un
al prodotto. Le certificazioni di sistema sono relative alle orga- valore maggiore di quello di una certificazione privata.
nizzazioni, alla loro modalità di gestione dei carichi ambien- Nelle semplificazioni concesse, ad esempio: la durata
tali derivanti dalle loro attività e dai loro processi produtti- dell’autorizzazione integrata ambientale per le imprese che
vi. Il campo di applicazione delle certificazioni di sistema è ricadono nella Direttiva Europea sulle emissioni industriali
molto ampio e riguarda società, aziende, enti e istituzioni, passa da 10 a 12 anni per le imprese ISO 14001; per le im-
di forma pubblica o privata. Esse riguardano, quindi, non prese EMAS, invece, a 16 anni. La durata dell’autorizzazione
solo imprese di tipo industriale, ma anche aziende di servizi per le operazioni di trattamento per i veicoli fuori uso e per
e amministrazioni pubbliche. Tra le certificazioni di siste- le discariche di rifiuti è prolungata per le imprese EMAS da 5
ma di tipo ambientale annoveriamo la ISO 14001 ed EMAS, a 8 anni, mentre nessuna agevolazione è prevista per le ISO.
ma anche la ISO 50001 sui sistemi di gestione dell’energia Quindi, un’azienda preferirà una certificazione pubblica,
o il più recente schema ISO 20121 sui sistemi di gestione rispetto a una privata come ISO 14001, quando il destina-
sostenibile degli eventi, applicato anche da Expo 2015. Le tario su cui fare presa è lo Stato o un suo ente. Un’indagine
certificazioni di prodotto sono relative a un bene (o servizio), condotta nell’ambito di un progetto Life+ ha evidenziato
e ne considerano l’intero ciclo di vita. Proprio l’approccio del come più di 200 imprese EMAS intervistate abbiano indi-
ciclo di vita, definito nello standard ISO 14040, accomuna la viduato proprio i soggetti pubblici come gli stakeholders
maggior parte delle certificazioni di prodotto. Una delle cer- che esercitano le maggiori pressioni sulla prima decisione
tificazioni di prodotto più diffuse e conosciute a livello eu- di certificarsi.
ropeo è il marchio Ecolabel. Sono certificazioni di prodotto Tra gli schemi di tipo pubblico c’è anche la certificazione
le EPD, molte certificazioni nazionali, come Der Blaue Engel di prodotto biologica (nata nel 1991, Regolamento CEE n.
e Nordica Swan. Per quanto riguarda la carta e i prodotti 2092/1991) e le nasciture PEF e OEF. Vi sono poi, e sono
legnosi, si ricordano gli schemi di prodotto PEFC e FSC®. la gran parte, le certificazioni privatistiche nate dall’iniziativa
Altri esempi di certificazioni di prodotto riguardano i marchi di soggetti non pubblici. Possono essere organizzazioni che
sui prodotti tessili, come Global Organic Textile Standard hanno come core business la definizione di standard tecnici,
(GOTS), Organic Content Standard (OCS) o Global Recycle come l’International Organization for Standardization, op-
Standard. O molti marchi come ReMade in Italy, Fairtrade e pure associazioni di imprese, come Global Gap, o Ong, come
LEED. Ancora, possiamo definire una certificazione in base il Marine Stewardship Council, che vanta tra i suoi promo-
all’origine dello schema: se è pubblica o privata. Le pubblicistiche, tori anche il WWF, e che nel 1999 ha dato vita all’omonima
ovvero le certificazioni che nascono nell’alveo di istituzioni certificazione sulla pesca sostenibile; o anche l’associazione
pubbliche, nascono quando i paesi assumono consapevolez- World Biodiversity Association onlus, cui si deve la certifica-
za dei limiti insiti nelle norme ambientali calate dall’alto: la zione Biodiversity Friend. O ancora soggetti compositi come
strada ‘command & control’ può condurre a vincoli troppo FSC®, la Ong di cui fanno parte associazioni ambientaliste
stretti, a gabbie normative che scoraggiano l’imprenditoria (WWF, Greenpeace), sociali (National Aboriginal Forestry
e pesano sull’amministrazione. E fanno propria, invece, una Association of Canada), proprietari forestali, industrie che
logica che potremmo definire sussidiaria: le aziende, non più commerciano e lavorano il legno e la carta (Tetra Pak, Mon-
viste come inquinatori da tenere a bada, vengono cooptate, di), gruppi della Gdo, ricercatori e tecnici, che ha dato vita
con strumenti volontari, per il raggiungimento degli obietti- all’omonimo standard forestale. O ancora Roundtable on
vi delle politiche ambientali. È il caso di Ecolabel ed EMAS: Sustainable Palm Oil (RSPO), l’associazione no profit dell’o-
nate e regolate entrambe grazie a norme della Commissione monimo standard, che rappresenta le parti interessate di
Europea (Regolamento CEE n. 880/1992 la prima, Regola- sette settori industriali dell’olio di palma: produttori, com-
mento CE n. 1936/1993 la seconda). Queste due certifica- mercianti, consumatori, dettaglianti, banche, investitori e
zioni impiegano, per la gestione dei certificati e le verifiche Ong. Questi soggetti avviano dal basso iniziative che, grazie
delle performance, enti pubblici (il Comitato Ecolabel Eco- alle loro credibilità e capacità di penetrazione nell’opinione
audit, presso il Ministero dell’Ambiente, e ISPRA – Istituto pubblica, si impongono come schemi anche internazionali.
Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, non- Le verifiche e la registrazione di questi schemi è affidata a
ché le ARPA/APPA – Agenzie Regionali/Provinciali per la enti terzi (rispetto all’impresa da certificare e al proprietario
Protezione/Prevenzione/Tutela ambientale). Prevedono, a dello standard) che garantiscono, in questo modo, l’affidabi-
differenza dello standard privato ISO 14001, oltre alle pro- lità delle procedure.
76